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Il Rally di Sardegna rischia lo scippo: «La difesa del mondiale non ha colori»

di Andrea Sini
La Toyota Rally 1 di Sebastien Ogier e Vicent Landals vincitori del Rally Italia Sardegna 2025
La Toyota Rally 1 di Sebastien Ogier e Vicent Landals vincitori del Rally Italia Sardegna 2025

La gara potrebbe trasferirsi a Roma: parlamentari sardi compatti per scongiurare lo spostamento

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Sassari Fronte comune, senza colori di maglia, per difendere il Rally sardo. Anche a livello nazionale, la politica isolana si schiera compatta, pronta a scongiurare qualsiasi tentativo di scippo di una manifestazione motoristica ormai iconica. Proprio da Roma, possibile candidata a ospitare la tappa italiana del mondiale rally, che da 22 anni si svolge nell’isola, i parlamentari sardi si trovano tutti d’accordo nel ritenere irricevibile qualsiasi ipotesi di spostamento.

«Il Rally d’Italia è famoso in tutto il mondo per l’immagine da cartolina della Sardegna, che lo ospita da oltre due decenni – dice Salvatore “Sasso” Deidda, deputato di Fdi –. Nel pieno rispetto dell’autonomia dell’Aci, ritengo che non si possa pensare di spostare il Rally altrove, ho già manifestato la mia contrarietà e continuerò a farlo in tutte le sedi opportune, anche come presidente di commissione. Su questa battaglia non ci devono essere colori, io però non vedo un problema politico, quanto una questione di indirizzo e di scelte dell’Aci. E non vedo pericoli di scontro tra la politica sarda e quella romana». «Sto seguendo con molta attenzione gli eventi – spiega Dario Giagoni, deputato della Lega – già in passato da consigliere e capogruppo in regione ho sostenuto e cercato di tutelare il Rally, mettendo in campo risorse necessarie per tenercelo stretto. Farò le barricate per difenderlo, perché si tratta di una manifestazione fondamentale per un’isola che è già fortemente penalizzata e che grazie a questa gara riesce a veicolare in maniera straordinaria le proprie bellezze e la propria identità. La battaglia è assolutamente trasversale, riguarda tutti perché è per il bene della Sardegna».

«Non c’è appartenenza politica che tenga – gli fa eco Pietro Pittalis (Forza Italia) –. Le cose che ho sentito e letto in questi giorni mi preoccupano e dobbiamo fare leva sulla compattezza, oltre che sulle qualità di una gara conosciuta in tutto il mondo». Sul fronte politico opposto il pensiero è identico. «Mantenere il Rally da noi è fondamentale – ribadisce Silvio Lai (Pd) –. In questi anni la gara è stata un gigantesco spot televisivo a livello mondiale, con le immagini delle nostre bellezze che girano a livello planetario. Il presidente uscente di Aci, Sticchi Damiani, aveva sempre dato priorità alla Sardegna, conoscendone la specificità e la bellezza. È un Rally unico nel suo genere, tra montagna e mare, ma un po’ di preoccupazione c’è: quanto successo a Imola con la Formula1 dimostra che non bastano i soldi e la storia, ma serve credibilità internazionale nelle federazioni sportive. Restiamo compatti e speriamo che il nuovo corso dell’Aci sia della stessa opinione».

A livello regionale si registrano le prese di posizione di Roberto Li Gioi, e quella dell’amministratore della Città metropolitana di Sassari, Gavino Arru. «L’ipotesi di spostamento del rally preoccupa – dice quest’ultimo –. Certo di parlare a nome di tutti i sindaci del Consiglio metropolitano, ci opporremo strenuamente e con tutte le forze politiche, sociali ed economiche dell’intero territorio a questa ipotesi. Si tratta del Rally più bello del mondo e la Sardegna ha ben dimostrato di poter gestire l’evento con enorme professionalità, garantendo sicurezza, sostenibilità e collaborazione istituzionale. Come dimostra il rafforzamento dei finanziamenti per il triennio 2025-2027 da parte della presidente Alessandra Todde. La Città metropolitana di Sassari starà a fianco della Regione e dei comuni di Alghero e Olbia in questa battaglia». «Spostare il Rally dopo 22 anni sarebbe un’operazione predatoria – attacca Roberto Li Gioi, consigliere regionale del M5S –. La Regione è stata sino ad oggi sempre in prima linea per preservare una manifestazione che dà lustro alla nostra isola. È necessario un chiarimento immediato da parte dei vertici Aci. Chiediamo quindi a tutti i parlamentari sardi di fare squadra».

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