Alghero L'ospedale Marino deve tornare dall'Aou all'Asl. A chiederlo sono i capigruppo dei partiti di maggioranza in Consiglio, tranne l'Udc.
La denuncia «Il Marino fu trasferito all'Aou di Sassari nel gennaio 2022 – spiegano i capigruppo –. L'obiettivo era migliorare le attività integrate nel campo dell'ortopedia, della traumatologia e della riabilitazione. Ma il percorso per giungere a cogliere questi obbiettivi non è stato tracciato. Anzi, a marzo sono state chiuse le sale operatorie e l'attività chirurgica è stata spostata al Civile con un andirivieni di ortopedici e pazienti e l'impossibilità di intervenire su patologie che necessitano di chirurgia protesica, di mano e piede, artroscopia del ginocchio e della spalla».
Interviene il consigliere regionale ed ex sindaco Marco Tedde, che concorda con i capigruppo: «Un intervento che giudico, oltre che coraggioso, in linea con le esigenze sanitarie del territorio e caratterizza la maggioranza per il grande senso di responsabilità. Pur prendendo atto dei cospicui finanziamenti regionali che produrranno frutti nel tempo, bisogna ammettere le criticità funzionali della struttura». Sulla questione, l'opposizione polemizza con la maggioranza: «Alla nostra richiesta di votare quello stesso testo, si sono dati a gambe levate. Retromarcia. Tutti in ferie. Senza coraggio e senza ritegno».
La risposta Pronta la risposta di Aou e Asl. «Si scelga una qualsiasi altra azienda, ma la situazione del Marino non potrà essere diversa e le sue sale operatorie continueranno a essere, sempre, non a norma – spiegano –. La situazione richiede una ristrutturazione e un adeguamento». L'Aou spiega di aver approvato a luglio il progetto per la ristrutturazione e l’adeguamento del blocco operatorio. Il 3 agosto è stata pubblicata la gara. L'obiettivo è chiudere la procedura entro ottobre e avviare così i lavori (105 giorni). Per la prima delle tre sale sono necessari 984mila euro. Poi si interverrà nelle altre due. L'Aou ricorda che da gennaio ha investito 1 milione e 300mila euro di fondi propri, ai quali si aggiungono i 4,5 milioni dalla Regione.