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Caso Cospito: il detenuto in sciopero della fame cade mentre si fa la doccia per un calo di pressione e si rompe il naso

Caso Cospito: il detenuto in sciopero della fame cade mentre si fa la doccia per un calo di pressione e si rompe il naso

Le sue condizioni peggiorano, la protesta contro l’applicazione nei suoi confronti del regime 41bis va avanti da ottobre 2022

26 gennaio 2023
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Sassari Si è rotto il naso cadendo sotto la doccia per un calo di pressione: Alfredo Cospito "ha perso molto sangue", le sue condizioni di salute cominciano a preoccupare. Angelica Milia è il medico che ha visitato Cospito nel carcere di Bancali, a Sassari, dove è detenuto in regime di 41-bis, in sciopero della fame dallo scorso mese di ottobre. Le sue condizioni, insomma, iniziano a peggiorare, tutti i valori del sangue sono in discesa.

L'anarchico è in attesa dell'udienza in Cassazione, fissata per il prossimo 20 aprile, contro la decisione del Tribunale di Roma sull'applicazione del regime di carcere duro a lui, Cospito. Immediatamente dopo la fissazione della data, il suo difensore ha inviato una "istanza di anticipazione dell'udienza, al fine di ottenere la trattazione del ricorso in tempi compatibili con le condizioni di salute di Alfredo". Nei mesi scorsi era stato respinto un reclamo presentato dal legale, l'avvocato Fabio Rossi Albertini. 

Cospito, nel 2014 è stato condannato a 10 anni e 8 mesi per la gambizzazione dell'ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, nel 2012, rivendicato dalla sigla Nucleo Olga Fai-Fri, Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale. L'anarchico è accusato anche di aver piazzato due ordigni a basso potenziale nei pressi della Scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, nella notte tra il 2 e il 3 giugno del 2006. L'esplosione dei due ordigni non causò vittime. Dal ministero della Giustizia, agli inizi del mese di gennaio, hanno fatto sapere che il Guardasigilli Carlo Nordio segue con la "massima attenzione la vicenda" dell'anarchico, le cui condizioni di salute "sono monitorate, attraverso un controllo medico giornaliero e un rafforzamento della sorveglianza da parte del personale di Polizia penitenziaria. Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria garantisce ogni eventuale assistenza sanitaria".

Il decreto di applicazione del regime del 41bis per Cospito, ricordano dal Ministero, "è stato firmato il 4 maggio 2022 dall'allora ministra della Giustizia, Marta Cartabia, su richiesta concorde della Direzione distrettuale antimafia di Torino e della Direzione nazionale antimafia, in relazione alle condanne per più reati, tra cui attentato per finalità di terrorismo e strage". E "del resto Cospito ha fatto pervenire dal carcere documenti di esortazione alla prosecuzione della lotta armata di matrice anarco-insurrezionalista, dimostrando così di essere in grado di collegarsi con l'esterno, nonostante la detenzione in regime ordinario. Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto, lo scorso 19 dicembre, il ricorso del detenuto contro il decreto di applicazione del regime speciale".

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