Città Metropolitana di Sassari: c'è l'accordo su Statuto, logo e gonfalone
Tutti i dettagli delle decisioni prese nell’ultima riunione dell’amministratore straordinario con i rappresentanti del territorio
Sassari La Città Metropolitana di Sassari compie un passo decisivo nel suo percorso istitutivo. Durante una riunione svoltasi ieri, giovedì 22, nel palazzo della Provincia, è stata raggiunta un’ampia condivisione sullo Statuto, sul logo e sul gonfalone del nuovo Ente.
Si tratta di strumenti fondamentali per definire l’identità istituzionale e visiva della futura governance metropolitana e garantirne riconoscibilità e rappresentanza.
Lo Statuto, aggiornato con le ultime modifiche richieste dalle Unioni dei Comuni, stabilisce un assetto che punta alla massima rappresentatività. Il Consiglio metropolitano sarà composto da 14 consiglieri, mentre la Conferenza metropolitana includerà i 66 sindaci del territorio.
Una scelta che riflette la volontà di costruire un Ente vicino ai cittadini e realmente partecipato. La riunione si è svolta in presenza dell’Amministratore straordinario, Gavino Arru, e del Presidente della Rete Metropolitana, Giuseppe Mascia, insieme ai rappresentanti delle principali Unioni dei Comuni: Giovanni Filiziu e Giovanni Ligios per Anglona e Bassa Valle del Coghinas, Cristian Budroni per il Coros, Giovannina Fresi per Villanova, Massimo D’Agostino e Giovanni Carta per il Meilogu, Michele Carboni per il Logudoro, e Giovanni Andrea Oggiano, sindaco di Viddalba. Presente anche il Presidente della Comunità Montana del Goceano, Antonio Fadda.
«L’incontro – sottolinea una nota – rappresenta un nuovo tassello nel processo di costruzione della Città Metropolitana, che viene portato avanti secondo una linea di compartecipazione e condivisione. Come più volte sottolineato da Gavino Arru, l’obiettivo è dare forma a un Ente inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di tutto il territorio, dal punto di vista economico, sociale e culturale. L’istituzione della Città Metropolitana rappresenta infatti una vera e propria svolta storica per il nord Sardegna. È fondamentale che nessuna parte del territorio resti esclusa dalle opportunità che questa nuova realtà può offrire. Per questo, ogni passaggio viene costruito insieme ai sindaci e ai rappresentanti delle comunità locali, nell’ottica di un futuro condiviso e di uno sviluppo armonico dell’intera area vasta».