Mafia nigeriana, vertice in prefettura a Sassari: «La città adesso è più sicura»
Saranno implementati i servizi di controllo. Il prefetto: «Serve collaborazione da parte di tutti»
Sassari “Dire che nulla è cambiato contribuisce a generare un clima di sfiducia, vera nemica del cambiamento. La città oggi è più sicura rispetto al passato”. Parole chiare, quelle del Prefetto di Sassari, Grazia La Fauci, al termine della riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocata dopo l’arresto di 30 persone di origine nigeriana accusate di associazione mafiosa, tratta di esseri umani, traffico di droga e sfruttamento della prostituzione.
L’operazione condotta dalla Polizia di Stato ha inferto un duro colpo a un’organizzazione criminale radicata nel centro storico del capoluogo. Per questo, durante l’incontro con i vertici delle forze dell’ordine e i rappresentanti istituzionali locali, è stata delineata una strategia per consolidare i risultati raggiunti e restituire pienamente alla collettività gli spazi liberati. “Occorre il contributo di tutti per salvaguardare il centro storico: le forze dell’ordine con servizi sempre più incisivi, il Comune con scelte urbanistiche e interventi contro il degrado, i commercianti e i cittadini vivendolo ogni giorno”, ha aggiunto il Prefetto.
A raccogliere l’appello, il Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, che ha illustrato le misure che l’amministrazione comunale metterà in campo nelle prossime settimane: nuove politiche abitative per riportare i residenti nel cuore della città, iniziative culturali, la dislocazione di uffici pubblici e un progetto di videosorveglianza che prevede il rilascio gratuito di licenze a privati per aumentare la sicurezza.
“Il ripristino della legalità è la precondizione per la riconquista di spazi sottratti alla collettività. Il ritorno delle funzioni sociali ed economiche dipende dalla presenza costante di presidi di sicurezza”, ha dichiarato Mascia. Il primo cittadino ha anche annunciato la riattivazione della Consulta dell’Immigrazione, strumento di dialogo tra il Comune e le comunità straniere presenti sul territorio, con l’obiettivo di promuovere inclusione e prevenzione.
Nel frattempo, il Comitato ha stabilito il rafforzamento dei controlli coordinati nel centro storico, con verifiche periodiche anche sulle attività commerciali e sulla regolarità delle locazioni. L’invito finale è rivolto ai cittadini: diventare parte attiva del cambiamento, frequentare il centro, segnalare situazioni sospette e contribuire a costruire, insieme, una città più sicura.
Le forze dell’ordine – Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale – continueranno a svolgere un ruolo centrale nella tutela della sicurezza urbana. Il Comitato ha riconosciuto e apprezzato il lavoro svolto finora e ha disposto l’intensificazione dei servizi straordinari, soprattutto nelle aree più sensibili del centro storico. Saranno attivati controlli mirati e periodici, anche in forma congiunta, per contrastare ogni forma di illegalità, con particolare attenzione al monitoraggio delle occupazioni abusive, ai reati predatori e alla verifica delle situazioni abitative. La sicurezza, è stato ribadito, non è solo repressione: è presidio costante del territorio, prevenzione, prossimità e fiducia tra istituzioni e cittadini.