La Nuova Sardegna

Sassari

In città

«Il quartiere Cappuccini è ostaggio del traffico e del parcheggio selvaggio»

di Davide Pinna
«Il quartiere Cappuccini è ostaggio del traffico e del parcheggio selvaggio»

Parla il comitato dei residenti, fra le proposte il doppio senso di marcia in viale Umberto e la riapertura del parcheggio interrato di viale Mameli

3 MINUTI DI LETTURA





Sassari Un quartiere ostaggio del traffico e del parcheggio selvaggio, che si affaccia su luoghi incantevoli ma abbandonati come le valli, ma che non vuole arrendersi e ha in mente diverse proposte da sottoporre all’amministrazione comunale.

È il quadro che emerge dopo la passeggiata del comitato di quartiere Cappuccini fra i viali e le valli, che si è tenuta nei giorni scorsi e si è conclusa con un piccolo dibattito che si è tenuto al circolo bocciofilo della Colonia Campestre, durante il quale sono state abbozzate le proposte che verranno presentate all’amministrazione comunale in un incontro che si svolgerà nelle prossime settimane.

Parcheggi È uno dei temi principali, come spiega il portavoce del comitato Uccio Virdis. «Vogliamo parlare con l’amministrazione del parcheggio interrato di viale Mameli, chiuso da tanti anni e che viene utilizzato solo in occasione delle rappresentazioni liriche che si svolgono al Comunale. Eppure sarebbe fondamentale per i residenti, anche perché il quartiere è saturo e chi torna da lavoro la sera non trova neanche un posto. Persino nel piazzale della chiesa, dove ci sarebbe il divieto di sosta con rimozione, le auto parcheggiano come se nulla fosse».

Traffico La questione si lega a doppio filo con il problema del traffico. Una situazione che secondo il comitato di quartiere Cappuccini è diventata ormai insostenibile: «Dopo la costruzione del viadotto il traffico nei viali di Cappuccini è diventato eccessivo – spiega Virdis -, tutte le auto che vanno verso Sorso, la Buddi Buddi o la 131 si ritrovano a passare da qui, spesso a velocità sostenuta, creando parecchio disagio per gli abitanti, spesso anziani». Dal comitato arriva anche una proposta concreta per invertire la tendenza: «Una opzione potrebbe essere quella di introdurre il doppio senso di marcia in viale Umberto, dove nonostante la presenza di tre corsie si può andare in una sola direzione». Per quel che riguarda viale Umberto, il comitato chiede anche l’installazione di dissuasori: «Le auto accelerano per tentare di prendere il semaforo verde e per i pedoni è molto pericoloso attraversare».

Le valli C’è poi un altro tema molto sentito dai residenti del quartiere, quello del futuro delle valli: quella del Rosello e l’Eba Giara, a Nord, e il Fosso della Noce, a Sud. «Oggi sono foreste selvagge, ma potrebbero essere dei parchi a disposizioni di tutti i cittadini e a servizio dei quartieri di Monte Rosello e Cappuccini» spiega Virdis. Che riporta la lamentela di un residente di via Buccari che lamenta la presenza di topi e zecche a due passi dalle abitazioni. Fra i temi anche quello degli scarichi fognari a cielo aperto: «Se si passa in via Sorso ci si accorge dell’odore, questi scarichi arrivano sino a viale Sicilia». Il confronto con l’amministrazione servirà anche per capire a che punto sono i progetti di messa in sicurezza delle valli che, negli auspici del comitato, possono trasformarsi in un grande parco lineare.

Primo piano
Vacanze salate

Caro biglietti, navi a peso d’oro: a giugno si spende quanto ad agosto

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative