Sassari, nella guerra dei fast food arriva anche Kentucky fried chicken
A giorni al Tanit l’apertura del ristorante, il primo nel nord Sardegna e dove lavoreranno dalle 20 alle 25 persone
Sassari Nella guerra all’ultimo panino che si combatte a Predda Niedda mancava soltanto KFC uno dei colossi internazionali ma gli appassionati del pollo fritto del Kentucky possono stare tranquilli: a giorni (molto probabilmente la prossima settimana) il ristorante che è in fase di allestimento nella food gallery TanEat di Tanit aprirà i battenti. Un’apertura che sarà la quarta in Sardegna, la prima nel nord dell’isola (le altre sono state in due centri commerciali vicino a Cagliari e una nel centro del capoluogo) e non sarà nemmeno l’ultima, con un format che porterà dalle 20 alle 25 assunzioni, particolare per nulla trascurabile in un contesto come quello del Sassarese.
È l’ultima mossa di un Risiko nel quale al posto dei carrarmati vengono spostate pedine a forma di hamburger e patatine, giocato in luoghi ben precisi della città e che va a caccia di un pubblico ben definito, ovvero quello dei giovani e dei giovanissimi e in seconda battuta delle famiglie (che spesso accompagnano i ragazzi). L’apripista è stato Mc Donald’s nel centro commerciale Porte di Sassari, che qualche anno fa ha raddoppiato col Mc Drive proprio a fianco a Tanit e immediatamente è stato sfidato a pochi metri di distanza da Burger King, mentre al Porte di Sassari dopo Old Wild West è sbarcato Doppio Malto e nei pressi del grande centro commerciale hanno aperto anche Roadhouse e Billy Tacos. Una sfida nella quale è possibile che prima o poi qualcuno possa soccombere divorato dalle feroci leggi del mercato, e nel frattempo si registra l’ingresso in cambio di un competitor agguerrito. Arrivo annunciato già nel settembre del 2023 dal manager dello sviluppo Thomas Mari, il quale conferma l’interesse del gruppo: «Sassari e il nord Sardegna sono per noi una piazza importantissima e siamo sicuri che ci porterà ottimi risultati – ribadisce – e non vogliamo certo fermarci qui. Intanto pensiamo sempre a una tipologia di locale col “drive”, che dà lavoro ancora a più persone, e poi ci sono anche altre zone nelle quali il turismo funziona molto bene e dove vogliamo essere protagonisti. Le prime esperienze al sud della Sardegna sono state molto positive e i nostri programmi di espansione sono molto validi e orientati».
In attesa di vedere il taglio del nastro di KFC, colosso che nel mondo copre circa 150 paesi con quasi 30mila ristoranti e in Italia è presente praticamente in tutte le regioni, resta da capire se non sia il caso di programmare qualche correzione di tipo urbanistico dalle parti di Tanit dove, con questa nuova apertura, il traffico di veicoli e le presenze umane potrebbero ulteriormente aumentare. Nella stradina adiacente (e senza sbocco) ci sono due grandi fast-food, una pizzeria e una griglieria molto frequentate e tempo fa si era parlato di un passaggio pedonale sopraelevato per raggiungere Tanit senza rischiare di essere investiti, ma non se ne era fatto nulla. È chiaro che si parla di un punto molto delicato, nei pressi del cimitero e del sottopassaggio di Santa Maria, dove da anni sono in ballo progetti di un certo tipo (per esempio negli ex Mulini Azzena) i quali potrebbero rivitalizzare questa cerniera che dalla città conduce all’immensa zona commerciale che comincia proprio con Tanit e porta poi al cuore di Predda Niedda. Senza contare che sta procedendo il progetto del Centro intermodale, destinato a cambiare la parte bassa del centro storico a pochi passi di distanza.