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Un Cagliari in piena confusione

Enrico Gaviano
Nandez, Makoumbou e Radunovic a capo chino: la sconfitta pesa come un macigno su tutti i giocatori rossoblù
Nandez, Makoumbou e Radunovic a capo chino: la sconfitta pesa come un macigno su tutti i giocatori rossoblù

Le ultime due sconfitte casalinghe evidenziano i problemi rossoblù. Liverani appare indeciso sulle scelte mentre pesa la crisi dei big della squadra

03 ottobre 2022
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Cagliari Una sconfitta per 1-4 in casa fa scattare tutti i campanelli d’allarme di questo mondo. Va subito detto che non si può parlare di una giornata storta, nè si può pensare al fatto che cose del genere capitano anche ad altri, vedi la batosta subìta dalla capolista Brescia a Bari (6-2).

Confusione. Proprio il Bari aveva fatto scendere i rossoblù in terra dopo la sbornia delle due vittorie consecutive. Il Venezia ha completato l’opera. Sabato è arrivato un ammonimento preciso: il Cagliari ha una buona rosa ma in campo il complesso è disunito, ciascuno suona uno spartito diverso e alla fine non si può che andare incontro a figuracce.

Le scelte iniziali. Contro il Venezia Liverani voleva mettere in pratica nuove soluzioni studiate in allenamento. Sarà che le due settimane di tempo si sono ridotte al lumicino a causa del grave lutto che ha colpito il tecnico stesso, e che le sue scelte sono state dettate anche dalla paura di avere giocatori stanchi al rientro dalle nazionali (segnatamente Makoumbou e Lapadula), fatto sta che la formazione iniziale dalla cintola in su non è sembrata la migliore. I cambi all’inizio della ripresa hanno peggiorato il quadro, consegnando alla sconfitta il Cagliari, già in difficoltà nel primo tempo chiuso comunque in vantaggio con Mancosu.

I big in difficoltà. Nel quadro generale si innesta il problema dei big, i giocatori che dovrebbero fare la differenza e che invece stentano. Nandez sembra poter dare l’apporto migliore sull’esterno e riproporlo a centrocampo in un ruolo che non predilige, sembra ripetere l’errore già fatto da Mazzarri nella scorsa stagione. Rog in alcune gare è stato decisivo, ma il tecnico continua a sostituirlo per un motivo o per l’altro, togliendo certezze a lui e a tutto il reparto. Gli attaccanti Lapadula e Pavoletti per ora hanno le polveri bagnate. Pereiro invece è ormai un ombra che cammina.

L’allenatore. Liverani per ora non è in discussione, si vedrà dopo l’impegno in casa Genoa di venerdì. Ma ha un grosso problema: una rosa lunghissima in cui non è facile tenere fuori giocatori che sono rimasti o sono arrivati per fare i titolari. E se in qualche modo qualche esclusione si può accettare se i risultati sono buoni, non è altrettanto semplice farlo con una squadra in crisi. Un lavoro difficile lo attende con la consapevolezza che solo con idee chiare e con una continuità nelle scelte e nei moduli, la nottata possa passare.
 

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