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Il sassarese Andrea Aroni all’assalto del tricolore supermedi: «Voglio la cintura»

di Roberto Muretto
Il sassarese Andrea Aroni all’assalto del tricolore supermedi: «Voglio la cintura»

Oggi 18 aprile il match al PalaMura di Porto Torres contro Luca Di Loreto

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Porto Torres Andrea Aroni e Luca Di Loreto sono due pugili tesserati per società sfrattate dalle loro palestre e quindi costretti ad allenarsi in impianti di fortuna.

Oggi 18 aprile a Porto Torres (PalaMura, il match è previsto tra le 22 e le 22.30) saliranno sul ring e con il palio il titolo italiano dei supermedi.

Aroni (sarà guidato all’angolo dal maestro Maurizio Muretti), sassarese di 30 anni, è lo sfidante, con un curriculum di 11 match da professionista con 10 vittorie e una sconfitta.

Di Loreto (il suo maestro è Roberto Ruffini), marchigiano di San Benedetto del Tronto, ha 27 anni, dieci match da professionista con sette vittorie e tre sconfitte. Quest’ultimo ha fatto un po’ di fatica a rientrare nel peso. Era 100 grammi sopra alla prima pesatura, che ha smaltito nell’arco di un’ora.

Durante la conferenza stampa, grande fair play tra i due che si sono scambiati solo complimenti. Niente sbruffonate o gesti plateali, tanta compostezza e testa al match di oggi.

«Del mio avversario ho visto e so poche cose - le parole di Aroni. Sono concentrato e sicuro che regaleremo un bello spettacolo al pubblico. Come andrà il match non lo so, naturalmente, ma questo è normale, spero di portare a casa la cintura».

Di Loreto non era obbligato a venire in Sardegna per difendere il titolo ma ha accettato. «Intanto in Sardegna sono venuto spesso in vacanza - ha raccontato - e mi piace molto. Poi se io sono il campione è giusto che accetti la sfida di Aroni che è bravo e merita questa chance. Credo sia giusto confrontarsi con i migliori della categoria. Io mi sono preparato bene ed normale che speri di conservare la cintura».

Una bella stretta di mano, nessun sguardo in cagnesco e una bella frase detta in contemporanea da entrambi: «In bocca al lupo». Quadretto che ha scatenato l’applauso dei presenti.

Alla conferenza era presente il sindaco Massimo Mulas che ha fatto gli onori di casa: «A Porto Torres la boxe è un fatto culturale e direi una religione. Bello ospitare manifestazioni di questo livello». 

Durante la riunione (il primo gong suonerà alle ore 19) sono previsti nove match tra dilettanti sardi e un altro combattimento tra i pro Roberto Mura e Ignazio Di Bella. 

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