La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo
Basket

Federico Pasquini e l’addio alla Dinamo: «Non avevo più lo stesso livello di energia»

di Antonello Palmas
Federico Pasquini e l’addio alla Dinamo: «Non avevo più lo stesso livello di energia»

Ufficiale la partenza del giemme dopo 14 anni. «Il mio errore più grande: cambiare troppo il roster nelle ultime due stagioni»

2 MINUTI DI LETTURA





Sassari La Dinamo Banco di Sardegna ha ufficializzato una notizia già filtrata nei giorni scorsi: «Al termine dell’attuale stagione sportiva, si concluderà il rapporto di collaborazione con il general manager Federico Pasquini». La società ha rivolto «un ringraziamento sincero a una figura che ha lasciato una traccia profonda e significativa nella storia del club».

Federico Pasquini ha parlato oggi in conferenza stampa per puntualizzare alcuni aspetti della decisione: «Sono uno che cerca di essere sempre sul pezzo, il giorno dopo il Triplete, per esempio, ero già al pc a cercare dei nuovi giocatori da portare a Sassari. Una mattina mi sono svegliato e non avevo più lo stesso livello di energia. Ho subito informato il presidente e ho deciso di prendere un'altra strada. Da un punto di vista emotivo non è semplice, ma sotto il profilo professionale non mi va di prendere in giro nessuno. Ringrazio tutti: Stefano Sardara, il vice presidente Gianmario Dettori, tutti i collaboratori di questi anni. Mi avete fatto sentire a casa». 

Circa le critiche ricevute in questi ultimi tempi, ad esempio sulla gestione della comunicazione riguardo agli infortuni, ha voluto precisare che nel momento in cui la squadra stava lavorando per raddrizzare la stagione, «abbiamo scelto di non dare alibi ai giocatori sulle assenze, per compattare il gruppo, strategia che ha dato risultati».

Ammette che «il più grande errore nelle ultime due stagioni sia stato cambiare troppo il roster, se non hai una base da cui ripartire fai fatica e passi i primi mesi a cercare la quadra, Su questo abbiamo sbagliato, ho sbagliato». E sulle critiche spesso esagerate sui social: «Mi piace fare il parafulmine, mi piace vivere sotto pressione, gli haters fanno parte della mia vita».

La società Glielo riconosce il club che lo descrive come «uomo di spiccate qualità umane e professionali, nei suoi 14 anni a Sassari ha servito il club con passione e dedizione nei ruoli di direttore sportivo, general manager e capo allenatore, contribuendo a conquistare traguardi storici come il Triplete del 2015, la Coppa Italia del 2014, le Supercoppe del 2014 e del 2019 e la FIBA Europe Cup nel 2019. Con grande competenza e visione, nelle sue funzioni di direttore sportivo prima e di general manager poi, ha avuto un ruolo determinante nell’individuare e portare a Sassari tanti giocatori che hanno scritto pagine memorabili della storia biancoblu, rivelandosi anche un preziosissimo trait d’union tra squadra, staff tecnico e dirigenza. Tutto il mondo Dinamo desidera augurargli le migliori fortune per il futuro, sia in ambito professionale che personale. In bocca al lupo, Federico».

Primo piano
Chiesa

Conclave, fumata bianca: eletto il nuovo Pontefice. Attesa per l’Habemus Papam – Diretta

di Luca Barbieri, Federica Scintu e Tommaso Silvi
Le nostre iniziative