Il mister del Cagliari Davide Nicola resta in bilico, Juric e Gilardino sul taccuino
Intanto il mercato è fermo ma entro metà giugno bisogna decidere sui riscatti
Cagliari Tempo di riflessione quasi scaduto. E il silenzio, sempre più pesante, amplifica le voci. Da Juric, passato in dodici mesi da allenatore impossibile a possibilissimo dopo il doppio flop in A e in Premier. A Pisacane, scommessa alla Gilardino o alla Chivu. Senza trascurare proprio lo stesso Gilardino.
Dalla società non si è ancora sentito un “bravo, ci hai portato alla salvezza”. E la conferma di Nicola, man mano che passano i giorni, non sembra più scontata. Nonostante il contratto che lega il tecnico piemontese al club rossoblù sino al 2026.
Il motivo? Forse la società avrebbe preferito associare alla salvezza anche l’esplosione di Prati (la Panini lo aveva messo in copertina nell’album di figurine) e Gaetano (con Ranieri a un passo dalla convocazione in Nazionale). E magari avrebbe gradito più spazio per Obert e Kingstone.
Ma non è detta l’ultima parola: Giulini e Bonato da una parte e il mister potrebbero incontrarsi, rompere il silenzio. E cancellare in un colpo solo tutti i punti interrogativi.
Nel frattempo tutta la serie A che si vuole salvare sta pensando proprio a Nicola. E il mercato del Cagliari è fermo. Forse una data di scadenza del silenzio c’è: a metá giugno bisogna sistemare la questione riscatti. E servono parere e benestare dell’allenatore.
È un problema non solo tecnico: in ballo c’è un possibile investimento di circa trenta milioni. Non sono spiccioli per un club come il Cagliari. Il “guaio” è che i giocatori presi a tempo sono andati quasi tutti bene: Piccoli (12 milioni), Caprile (8) e Adopo (3-4) sulla carta meriterebbero la spesa. Ma bisogna vedere cosa c’è in cassa.
Per Gaetano il riscatto è obbligatorio. Ma poi il futuro dell’ex Napoli potrebbe dipendere da chi sará in panchina la prossima stagione. E il trequartista potrebbe essere subito messo sul mercato proprio per riequilibrare le uscite per i riscatti.
Il giocatore chiave del mercato rossoblù potrebbe essere Caprile: vale almeno il doppio di otto milioni. Il Cagliari dovrebbe riscattarlo: lasciarlo al Napoli a quel prezzo sarebbe un peccato. Una volta rossoblù, se la richiesta per l’estremo difensore beffato da Pavoletti nei playoff di due anni fa, dovesse arrivare ad esempio dal Milan, sarebbe difficile dire di no. Anche tenendo presenti le legittime ambizioni e aspirazioni del portiere.
Decisioni da prendere peró con l’allenatore che c’è giá o con quello che verrá. Anche i prestiti “minori” dovrebbero essere valutati insieme al tecnico. Morale della favola: entro due settimane deve arrivare una decisione sul futuro della panchina del Cagliari. L’unica certezza è il ritorno di Rog. Ma dovrebbe essere solo di passaggio.