La Nuova Sardegna

Musica sulle bocche

Germano Lanzoni: «Sono un giullare contemporaneo attratto biologicamente da quest’isola»

Fabio Canessa
Germano Lanzoni: «Sono un giullare contemporaneo attratto biologicamente da quest’isola»

L'attore, comico e web star domani alla Maddalena con "Tanto vale lasciarsi andare... dai retta a un pirla". Risate e musica jazz

04 agosto 2022
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Attore, comico, speaker, formatore, webstar. Che ruolo scegliere per definire con una sola parola Germano Lanzoni? La sintesi della sua poliedricità arriva da un termine che lui stesso usa nell’intervista: giullare. Ironia e milanesità lo collocano nel solco della tradizione di grandi personaggi come Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci, cantastorie di cui si intravedono rimandi nello spettacolo “Tanto vale lasciarsi andare… Dai retta a un pirla” che venerdì porterà in scena alla Maddalena per il festival Musica sulle Bocche (alle 21 alla Fortezza I Colmi) accompagnato dai musicisti Gianluca Beltrame, Orazio Attanasio, Mell Morcone, Lele Garro, Alessio Pacifico.

Un viaggio nel teatro canzone con la guida di Lanzoni, popolare soprattutto come interprete del Signor Imbruttito nel fenomeno social Il Milanese Imbruttito. Personaggio ripreso anche nel film “Mollo tutto e apro un chiringuito” girato in Sardegna. «Sono attratto biologicamente dalla vostra meravigliosa isola – sottolinea – ed emozionato di tornarci con questo spettacolo che rappresenta molto per me». Qual è l’ispirazione che sta dietro a questo concerto-show tra parole e musica?

«L’ispirazione è legata alla città di Milano, della quale mi definisco un giullare contemporaneo. Sono figlio della tradizione scenica milanese, guardo al teatro canzone fondato da Giorgio Gaber che mischiava testi e musica. Per me rappresenta la forma più bella e artistica per condividere l’osservazione ironica della società, riuscendo con le canzoni a liberare una visione poetica che il monologo non ti permette. Un mix che poi fa parte della storia del Derby di Milano, il tempio del cabaret nato in contaminazione con il jazz».

Il jazz è la bandiera del festival “Musica sulle Bocche”, tutto torna. «Esatto. Sono felicissimo di partecipare, di potermi esibire in un luogo meraviglioso come La Maddalena. E sono in generale molto legato alla Sardegna. Oltre a passarci tante vacanze, ultimamente il mio buen retiro estivo è diventato Marina di Tertenia, ci ho lavorato da giovane. Dal 1989, per tre anni, sono stato capo animatore a Castelsardo: al Rasciada Club. L’esigenza di avere una migliore preparazione per affrontare quella responsabilità mi spinse a iscrivermi a una scuola di teatro. Quella scelta mi ha segnato la vita».

L’anno scorso in Sardegna ha poi girato “Mollo tutto e apro un chiringuito” dov’è protagonista. Come ricorda le settimane sul set? «Un’esperienza bellissima, lungo una costa meravigliosa tra Chia e Tratalias dove si sono svolte la maggior parte delle riprese».

Nel cast, tra gli altri, un’icona della comicità sarda come Benito Urgu. Che rapporto avete instaurato tra di voi? «Per me è stato un incontro folgorante, hai a che fare con un artista a tutto tondo che ha iniziato nel circo, sperimentato il teatro, il cinema, la televisione, la musica. Rimanendo sempre con i piedi piantati sulla madre terra come direbbe lui. Ma al di là dell’ammirazione per un uomo che fa il mio stesso lavoro da una vita, mi ha lasciato molto come persona. Per esempio mi aiutava a rilassarmi invitandomi a guardare le nuvole, cercando un significato. E voglio ricordare anche gli altri colleghi che hanno fatto parte del film come Massimiliano Medda e i fratelli Michele e Stefano Manca».

Un’ultima domanda per i lettori che tifano il Milan. Lei è anche speaker dei rossoneri, pronto a scaldare San Siro annunciando la formazione nel nuovo campionato che inizierà a breve? «Sarà la mia ventesima stagione da speaker del Milan. Lo scudetto vinto quest’anno è stata una grande gioia, ho vissuto la festa scudetto sul pullman con la squadra. Una cosa incredibile».

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