La Nuova Sardegna

Opera

Cenerentola di Rossini, arriva la prima produzione dall’Accademia De Muro

di Giuseppe Pulina
Cenerentola di Rossini, arriva la prima produzione dall’Accademia De Muro

L’originale allestimento in scena al Teatro del Carmine a Tempio

06 ottobre 2022
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Sarà la prima produzione operistica nata in Gallura e per vedere di che cosa si tratta basterà segnare nell’agenda due date: il 14 e il 16 ottobre prossimi. Giorni in cui prenderà il via il Festival Bernardo De Muro organizzato dall’omonima Accademia Musicale di cui sono rispettivamente presidente e direttore artistico Sara Russo e il maestro Fabrizio Ruggero. Entrambi presenti ieri alla conferenza di presentazione dell’evento, insieme al sindaco Gianni Addis, agli assessori Elisabeth Vargiu e Monica Liguori. Alla conferenza hanno preso parte anche Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro e presidente della Fondazione Rossini Opera Festival, Cristian Della Chiara, direttore generale dello stesso ente, Andrea Solinas, direttore d’orchestra, e il regista Matteo Anselmi.

Dalle parole di tutti si è capito che “La Cenerentola” di Rossini sarà il pezzo forte del programma del festival. Sarà una rassegna ricca di opere e concerti che avrà il suo epicentro a Tempio e che proporrà, comunque, diversi appuntamenti anche nei Comuni della Gallura. Tutto questo fino al periodo natalizio. L’evento che fra due venerdì inaugurerà l’edizione 2022 del festival avrà un significato speciale.

«La rappresentazione della Cenerentola di Rossini – dichiara, infatti, il direttore artistico dell’Accademia Bernardo De Muro, Fabrizio Ruggero – è di fatto la prima produzione operistica della nostra Accademia e soprattutto è la prima opera lirica che viene prodotta in Gallura». I giorni da non perdere sono il 14, con una speciale prima (al teatro del Carmine alle 20.30) e il 16 ottobre (in replica alle 17). La direzione d’orchestra sarà di Andrea Solinas, la regia di Matteo Anselmi, mentre scenografia e costumi saranno rispettivamente a cura di Lorenzo Mazzoletti e Viola Sartoretto.

L’attesa è grande, e già da tempo si lavora per una messa in scena dell’opera all’altezza dell’evento, parte di una serie di manifestazioni ideate per suggellare sempre più la collaborazione tra l’Accademia De Muro e il Rof e, non solo di riflesso, quella tra Tempio e Pesaro, città natale di Rossini e capitale della Cultura nel 2024. «Siamo contenti di poter già annunciare – rivela Sara Russo, presidente dell’Accademia – che dopo la prima tappa di Tempio, lo stesso allestimento volerà a Pesaro nel 2023 e a Lima, in Perù». La sinergia richiama un protocollo d’intesa siglato a inizio anno tra Tempio e il Comune marchigiano, fondato sul legame che unisce due città che hanno dato i natali a grandi artisti. Oltre al Rof, partner del Festival sono anche il Ministero della Cultura, la Regione e ovviamente il Comune.

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