La Nuova Sardegna

Perdita d'acqua in Viale Diaz, una beffa infinita a Oristano - VIDEO

Perdita d'acqua in Viale Diaz, una beffa infinita a Oristano - VIDEO






Oristano Oggi, 22 marzo, è la Giornata mondiale dell'acqua. Ovunque si parla di risparmio di risorse idriche, ma poco e male si agisce. A Oristano, anzi, non si agisce proprio perché quella che vedete nel filmato non è una perdita d'acqua, ma è la madre di tutte le perdite d'acqua in città. Si trova in viale Diaz ed è stata segnalata ripetutamente sulle colonne del nostro giornale e sul nostro sito, ma nessuno è intervenuto per sanare la situazione. Il primo articolo è dell'aprile di un anno fa, a quello ne sono seguiti altri cinque. Sei segnalazioni in tutto cui si aggiungono le chiamate di privati cittadini al Comune e ad Abbanoa senza che in viale Diaz si sia visto un operaio per porre rimedio alla situazione. Quando tutto è iniziato, la primavera scorsa, dall'asfalto spuntava appena una pozza d'acqua di pochi centimetri di diametro. Si intuiva però che la perdita, per essere arrivata sino alla superficie, dovesse essere molto maggiore. L'acqua ha pian piano fatto il suo lavoro ed ha avuto la meglio dell'asfalto. Così, mese dopo mese, le poche gocce sono diventate un rivolo, poi un rivolo ancora più grande sino alla falla che oggi sversa decine di litri d'acqua al minuto sul bordo della strada. Ci siamo posti più volte la domanda se fosse acqua potabile o una perdita di reflui dalla rete fognaria, ma non abbiamo avuto risposte e soprattutto non abbiamo visto interventi. Che sia l'una o l'altra cosa, ribadiamo che sarebbe bene che qualcuno si affacciasse dalle parti di viale Diaz per aggiustare il danno. Se è acqua potabile, c'è un notevole spreco di risorsa idrica. Se sono reflui fognari, c'è una situazione igienica che va immediatamente sanata. E non si dimentichi che alla popolazione, da tutti gli enti, Comune compreso, è stata diramata l'avvertenza a evitare i ristagni di acque perché potrebbero far da nido alle larve di zanzare e far proliferare gli insetti, creando maggiori possibilità di contagi da Febbre del Nilo. (e.carta)