La Nuova Sardegna

Roma, protesta dei giornalisti Rai: in piazza anche Conte, Bonelli e Fratoianni






Picchetto dei giornalisti Rai davanti alla sede di Viale Mazzini a Roma. I reporter del servizio pubblico chiedono la modifica dell’accordo Rai-Usigrai-Unirai che dovrebbe trasferire molti giornalisti da trasmissioni nazionali, come Report, Presa diretta o Mi manda Rai Tre, a redazioni locali. "Per la Rai non siamo giornalisti" recita uno striscione appeso davanti alla celebre statua del cavallo. Ranucci, Da Milano, Ruffo, Piervincenzi, Sciarelli. Sono tanti i giornalisti e conduttori televisivi del servizio pubblico che hanno scelto di metterci la faccia per una protesta che ha l'obiettivo di modificare l'accordo firmato ma anche di chiedere tutele contrattuali per giornalisti in molti casi assunti in trasmissioni dalla storia decennale con contratti non giornalistici. "Non credo che il Paese sarebbe la stessa cosa se non ci fossero stati gli scoop di Chi l'ha visto, di Telefono Giallo, di Report o delle trasmissioni di Santoro" dice Sigfrido Ranucci nel suo intervento. "Sono state le uniche palestre di giornalismo investigativo in Italia e con questo accordo rischiano di sparire". In solidarietà con i giornalisti Rai ci sono i leader di M5S e Avs Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Presente anche il Pd con i parlamentari Walter Verini e Gianni Cuperlo.

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