La Nuova Sardegna

Oristano

La decisione

Cabras, voto unanime sui nuovi espropri per gli scavi a Mont’e Prama

di Paolo Camedda
Cabras, voto unanime sui nuovi espropri per gli scavi a Mont’e Prama

Il consiglio approva la delibera

24 aprile 2024
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Cabras Via libera agli espropri dei terreni di Mont'e Prama. Il Consiglio Comunale, riunitosi martedì sera, 23 aprile, alle 20, nella sala riunioni di Corso Italia, con voto all'unanimità di maggioranza e opposizione, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori di valorizzazione del sito di Mont'e Prama, e con esso, in via definitiva, la variante sostanziale al programma di fabbricazione, per apporvi il vincolo finalizzato all'esproprio. È stato così compiuto un ulteriore passo avanti nel lungo iter burocratico, che consentirà di procedere all'esproprio di 11,85 ettari di terreni adiacenti all'attuale sito archeologico.

Ad illustrare ai consiglieri la complessa procedura, è stato, con dovizia di dettagli, l'assessore ai Lavori pubblici, Enrico Giordano. «Dopo l'adozione lo scorso anno da parte del Consiglio comunale - ha ricordato l'assessore - il progetto è stato pubblicato sul Buras. È seguita la fase di racconta di pareri e osservazioni, e in tal senso non sono pervenute osservazioni di privati o di soggetti portatori di interessi legittimi, ma è stato inoltrato un ricorso al Tar della Sardegna. Il Tar il 19 gennaio ha annullato la sospensiva, rimandando la questione a giudizio». Una volta che l'esproprio sarà effettivo, l'intera area interessata sarà recintata e messa in sicurezza. Il Comune nel 2019 aveva ricevuto un finanziamento da 780 mila euro, di cui circa 500 per completare l'esproprio e 280 mila per i costi tecnici e di protezione dei siti.

«Si tratta di una superficie molto estesa - ha affermato il sindaco Andrea Abis dopo il voto del Consiglio -, nelle aree dove non c'è un interesse archeologico andremo a realizzare i servizi necessari per il parco archeologico. Ci sono voluti anni, ma con questa approvazione diamo il via all'attività espropriativa vera e propria». Il ricorso al Tar inviato da uno dei proprietari non comporterà ritardi. «Il prossimo 17 luglio saremo in aula per discutere sul merito l'opposizione al Tar che abbiamo ricevuto - ha spiegato il sindaco al Consiglio comunale -. Ma intanto procederemo ad effettuare gli espropri, che riguarderanno anche il vigneto oggetto centrale dell'opposizione. Mont'e Prama diventerà uno dei siti archeologici più rilevanti del bacino del Mediterraneo».

La variante votata dal Consiglio introduce anche due novità tecniche, definendo due nuove zone catastali, l'H1.1, la zona archeologica Mont'e Prama, a tutela indiretta, in cui è vietata la costruzione di nuovi immobili fatta eccezione per quelli di servizio, e l'E1H, l'area agricola cuscinetto alla aree archeologiche. In quest'ultima fascia l'attività agricola dovrà essere svolta in coerenza con gli obiettivi del sito archeologico. I lavori di valorizzazione prevedono invece la messa in sicurezza idro-geologica e la recinzione di tutta l'area, l'infrastrutturazione con rete elettrica e rete internet, la realizzazione di un sistema di servizi di supporto alla fruizione del sito e l'individuazione di percorsi pedonali in cui realizzare passerelle in legno per la fruizione turistica del sito.

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