La Nuova Sardegna

Olbia

Chioschi in spiaggia, il Parco non è contrario

di Walkiria Baldinelli
Chioschi in spiaggia, il Parco non è contrario

Il presidente: «Al Comune chiediamo uno studio generale di impatto ambientale delle strutture»

26 ottobre 2018
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LA MADDALENA. Il Parco non è contrario al posizionamento di vecchi e nuovi chioschi. E spiega che il diniego al Piano del commercio è legato a una valutazione complessiva di incidenza ambientale richiesta dal ministero. Il Comune, come ha ribadito l'assessore Claudio Tollis, a luglio ha inviato il documento alla Regione e, pur essendo all'oscuro della nuova richiesta ministeriale, per accelerare i tempi, all'ente verde. Una ventina di giorni fa il Parco ha evidenziato alcune criticità che hanno portato a uno stop forzato del piano dei chioschi. Risolutore sarà l'incontro tra enti e tecnici che Comune e Parco devono concordare.

Il presidente Fabrizio Fonnesu, di ritorno dal congresso nazionale dei Parchi, assicura che «non verranno assolutamente toccati i chioschi esistenti. Se il Comune vorrà allestirne dei nuovi chiediamo di predisporre uno studio sull'incidenza ambientale della rete/sistema chioschi, invece di farne uno per ciascuna struttura». L'Ente dunque non vuole ostacolare a priori le attività connesse ai chioschi, riconosce loro un ruolo fondamentale per l’offerta di servizi a residenti e turisti. Spiega che gli uffici hanno formulato osservazioni al Piano del commercio per attività e servizi di ristoro in forma itinerante e proposte migliorative. Il Piano venne approvato dal Consiglio direttivo del Parco nell'aprile 2016, con i voti favorevoli di 4 consiglieri: Luca Ronchi, Carlo Rotta, Andrea Rotta e Enzo Di Fraia. «Ma il ministero dell'Ambiente – dice l'ente -, congelò la delibera, spiegando che il Comune avrebbe dovuto completare il Piano inserendo una valutazione sull’incidenza ambientale dei chioschi della Maddalena e Caprera. A distanza di due anni, il Comune non ha colmato quella lacuna e i tecnici del Parco, il 3 ottobre, hanno fatto tali rilievi, poiché è impossibile approvare un Piano che contiene gli stessi punti deboli già sottolineati dal ministero». Le osservazioni sollevate evidenziano alcune criticità che potrebbero trovare una soluzione attraverso un confronto tra i due enti. «Gli stessi uffici del Parco – sottolinea l'ente – hanno sollecitato il Comune a organizzare un incontro che, con spirito collaborativo, affronti e risolva i problemi emersi». L'amministrazione ha già indicato il 30 ottobre come data per la riunione. Ventiquattro imprenditori, tra vecchi e nuove concessioni, e una sessantina di dipendenti, attendono una risposta perché non sanno ancora se l'estate prossima potranno lavorare. Il consiglio direttivo sottolinea infine la disponibilità a collaborare con il Comune. «Sarebbe ottimale – si legge in una nota -, nel momento in cui il Comune stesso provvedesse alla nomina dell'ultimo componente del Consiglio, posto ancora vacante. Il tutto nel rispetto dei reciproci ruoli istituzionali e nell’interesse della tutela del territorio, dei cittadini e dei lavoratori».

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