Gavino Mariotti indagato: «La candidatura a sindaco? Rinunciare sarebbe un torto verso chi crede nel progetto»
Oggi alle 10,30 la conferenza per spiegare le decisioni
Sassari «La candidatura a sindaco? È l’ultima cosa alla quale sto pensando in questo momento. Sono frastornato, mi hanno svuotato di ogni energia. Ma sono sereno, perché non ho mai commesso reati e pensavo che in merito a questa vicenda fosse tutto chiarito». Gavino Mariotti è appena arrivato a casa dopo una lunga giornata impegnativa, cominciata al mattino con il confronto con gli altri candidati sindaco al Comune di Sassari che si è svolta nella redazione della Nuova Sardegna. È sera, e la notizia della chiusura delle indagini con le accuse pesanti anche nei suoi confronti dice di apprenderla al telefono dai giornalisti. Un colpo durissimo che ha l’effetto di una scossa di terremoto.
«Mi tremano le gambe – dice il rettore dell’Università di Sassari – se mi chiede che cosa sto pensando di fare, così a caldo rispondo che vorrei aprire il computer e scrivere la lettera di dimissioni e di rinuncia alla candidatura. Ma so che non sarebbe giusto, soprattutto nei confronti degli altri, delle tante persone che hanno creduto e credono nel progetto». Poco dopo, dieci righe di comunicato per convocare per questa mattina alle 10.30 una conferenza stampa: “il candidato sindaco della coalizione di centrodestra, civica e sardista incontrerà i giornalisti in merito a quanto emerso nella tarda serata relativamente a una inchiesta della magistratura di Cagliari che lo vede coinvolto”.
Continua a dire che non ci crede Gavino Mariotti: «Non ho ancora niente tra le mani, ne parlerò con il mio avvocato appena possibile per capire. Io posso solo ribadire la mia totale estraneità ai fatti che vengono contestati. Quando i carabinieri sono venuti a fare le perquisizioni all’Università ho consegnato tutto, massima collaborazione. Hanno parlato anche con il funzionario dell’ufficio legale e con il direttore generale che hanno spiegato le procedure. Io sono uno scrupoloso per quanto riguarda gli atti amministrativi e sensibilizzo molto gli uffici. Il rettore non fa nomine, firma il decreto quando sono state espletate le procedure a norma di legge».
Pensa alla giornata strana il rettore che si è messo in corsa per diventare sindaco di Sassari. Cominciata a discutere di problemi e soluzioni, di programmi elettorali da presentare alla città. Poi in giro a fare incontri, a registrare interviste. E in serata il colpo di scena. «Non sono cosa altro dire – racconta Mariotti – vedo una situazione complicata soprattutto per quanto riguarda l’umore che in questo momento è a livello zero. Ma dall’altra parte c’è tutta la mia serenità: non ho mai fatto del male a nessuno. Vado avanti. È una chiusura di indagini, mi difenderò: sono assolutamente innocente e lo dimostrerò. Confido nella magistratura e so che farà un ottimo lavoro». Ma da ieri sera sono cambiate tante cose e Mariotti non nasconde la sua preoccupazione.