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Un giapponese alla corte di Sardara

Un giapponese alla corte di Sardara

Il play Togashi, già nel giro Nba, arriva a Sassari per allenarsi con i biancoblù

13 agosto 2015
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SASSARI. Un nanerottolo giapponese per allargare i propri orizzonti sino alla terra del Sol levante, ma stavolta l’operazione non è soltanto pubblicitaria.

La Dinamo ha annunciato la firma dell’accordo che porterà in casa biancoblu Yuki Togashi, play-guardia giapponese di appena 167 centimetri, classe 1993, che arriverà presto a Sassari per una fase di training. L’obiettivo sbandierato dalla società è quello di aprirsi all’Oriente e di costruire “un importante impianto di sperimentazione e verifica di compatibilità tra il modello europeo e quello dei campioni emergenti del Sol Levante”.

Ma, a differenza di Qiu Biao, il cinese che due stagioni fa trascorse alcuni mesi a Sassari e fece più che altro la mascotte, Tohashi è un giocatore vero, molto conosciuto in Giappone e che è stato capace di ritagliarsi un certo spazio persino ai margini della Nba.

Trasferitosi negli Stati Uniti nel 2009 per frequentare il Montrose Christian School di Rockville, nel Maryland (il liceo da cui provengono Kevin Durant, Terrence Ross e Greivis Vasquez), nel 2012 è approdato nella bj-league, nel suo paese, con gli Akita Northern Happinets: 16.3 punti e 7.6 assist di media, e il titolo di MVP dell'All-Star Game giapponese sono il suo biglietto da visita.

Circa un anno fa la “svolta”: i Dallas Mavericks gli proposero un contratto non garantito e la possibilità di giocarsi le sue carte nella Summer League di Las Vegas, con risultati assolutamente apprezzabili:nel match contro gli Hornets, Togashi segnò 12 punti in 11 minuti, mettendosi in luce sulla scena del grande basket mondiale. Qualche mese dopo viene selezionato dai Santa Cruz Warriors in D-League e successivamente entra in casa Texas Legend con cui gioca 25 gare.

Considerando che il roster della Dinamo è ormai chiuso (manca all’appello soltanto un giocatore con lo status di italiano), la società prova comunque a lanciarsi un questa sfida fatta di conoscenza reciproca e di possibili sviluppi sia a livello tecnico che commerciale.

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