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Per la Dinamo sarà un’altra rivoluzione 

di Andrea Sini
Per la Dinamo sarà un’altra rivoluzione 

Solo capitan Devecchi resterà certamente a Sassari: per il resto la squadra verrà smantellata completamente, o quasi

05 giugno 2017
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SASSARI. L’idea era quella di ripartire dallo “zoccolo duro”, la realtà è che si va incontro a una nuova rivoluzione. A tre settimane dalla fine del campionato 2016-’17, con l’eliminazione dai playoff per mano dell’Aquila Trento, la Dinamo Banco di Sardegna si trova a sfogliare la margherita della nuova stagione con la certezza che, a livello tecnico, bisognerà ancora una volta ripartire da capo.
Devecchi, l’ultimo giapponese. Le certezze assolute riguardano esclusivamente la guida tecnica, che verrà affidata ancora con il doppio ruolo a Federico Pasquini, e la presenza del capitano Jack Devecchi, che resterà in biancoblù per la dodicesima stagione consecutiva. Per tutto il resto, compresi i contratti in essere, le partite sono tutte da giocare. In sostanza, dei 13 giocatori in forza alla Dinamo nell’ultima stagione, nel 2017-’18 potrebbe ritrovarsi al palazzetto solo Devecchi.
Addi eccellenti. Brian Sacchetti e Dusko Savanovic avrebbero dovuto far parte dello “zoccolo duro” di cui coach Pasquini ha parlato in sala stampa pochi minuti dopo la sconfitta in gara 3 contro Trento. Ma nel frattempo l’ala serba ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, seguendo un’idea che aveva iniziato a maturare un paio di mesi fa e della quale aveva immediatamente parlato con il presidente Stefano Sardara. Sacchetti junior ha invece annunciato che dopo 7 stagioni andrà a cercare nuove fortune altrove, lasciando un vuoto importante sia in campo (dove verrà comunque sostuito da Achille Polonara) che nello spogliatoio.
Porte girevoli. Il giovanissimo Tatu Ebeling, 18 anni appena compiuti, è blindato sino al 2020 ma alla sua età per crescere ha assoluta necessità di giocare e di allenarsi, dato che nell’ultima stagione, avendo davanti ben 12 uomini, sostanzialmente non ha potuto fare né una cosa né l’altra. L’ala ferrarese andrà dunque con tutta probabilità in prestito, o in A2 (se l’affare Dinamo Cagliari andrà in porto) oppure in B. Stesso discorso per Diego Monaldi (classe 1993), sotto contratto per altre due stagioni ma con una clausola d’uscita reciproca esercitabile entro questo 30 giugno. Il play di Aprilia, molto apprezzato in casa biancoblù nonostante lo scarso utilizzo, potrebbe venire confermato e girato in prestito (anche nel suo caso ci sarebbe l’opzione Cagliari), anche perché il rientro alla base di Marco Spissu chiuderebbe le porte a qualsiasi opzione non americana nel ruolo di play.
Verso l’addio. Non verranno confermati gli americani David Bell, David Lighty e Josh Carter (nel suo caso, facendo il rapporto tra costo e rendimento si tratta di uno dei peggiori investimenti di sempre), e il moderato ottimismo delle scorse settimane per quanto riguarda Trevor Lacey è stato cancellato dalle parole di Sardara, che lo ha dato per quasi certo partente, destinazione qualche ricco club russo. Esclusa la conferma di Gani Lawal, troppo inaffidabile e discontinuo, gli unici due stranieri che hanno ancora un filo che li lega alla Dinamo sono Rok Stipcevic e Tau Lydeka. Entrambi sono perfettamente funzionali all’impostazione voluta da Pasquini, ma in questo momento anche la loro conferma appare in forte dubbio.
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