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“Tombola” di Thomas la Dinamo resta a casa

di Andrea Sini
“Tombola” di Thomas la Dinamo resta a casa

Cantù vince con una tripla sulla sirena: niente Final Eight dopo 6 anni

15 gennaio 2018
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INVIATO A PESARO. Se ci metti del tuo per far sì che le cose vadano male, alla fine puoi star certo che la malasorte si tirerà dietro tutto. Quest’anno non ci saranno Final Eight per la Dinamo, beffata negli ultimi istanti di gioco in tre delle ultime quattro gare giocate in campionato e beffata sulla sirena anche ieri. Il girone d’andata si chiude con il nono posto a pari punti con Cantù, Bologna e Cremona, premiate dalla differenza canestri negli scontri diretti.

La beffa. Dopo avere gettato via il match point-qualificazione sabato a Pesaro contro l’ultima della classe, c’era una sola combinazione sfavorevole ai sassaresi: una contemporanea vittoria di Cremona e Cantù. Cosa che si è puntualmente verificata: nel pomeriggio la squadra di Meo Sacchetti ha vinto con autorità a Capo d’Orlando, ma la vera beffa per la Dinamo è arrivata un paio d’ore più tardi a qualche centinaio di chilometri di distanza. Cantù ha infatti sbancato il campo di Brindisi grazie a una incredibile tripla da oltre 7 metri segnata a un secondo dalla sirena finale da Charles Thomas, non certo un fine tiratore dalla distanza. Sia la Dinamo che Cantù hanno giocato le rispettive partite sapendo di avere il destino nelle proprie mani: i sassaresi hanno avuto il torto di sprecare la propria chance, i brianzoli ci hanno creduto sino alla fine.

Firenze addio. Se poteva andare tutto male, insomma, per il Banco di Sardegna è andato tutto malissimo. E così i biancoblù guarderanno alla tivù la fase finale della Coppa Italia (a Firenze dal 15 al 18 febbraio) per la prima volta dopo 6 partecipazioni consecutive, culminate con due vittorie – nel 2014 e nel 2015 – e una finalissima persa negli ultimi istanti lo scorso anno contro Milano sul campo di Rimini.

Disastro biancoblù. Per il club guidato da Stefano Sardara si tratta del primo obiettivo bucato completamente dal momento della promozione in serie A a oggi: dal 2010 in poi, infatti, la Dinamo ha fatto filotto per quanto riguarda la partecipazione ai playoff (sette stagioni, sette partecipazioni) e, come detto, negli ultimi 6 anni aveva sempre staccato il biglietto per la Final Eight. A due giorni da una difficilissima partita di Champions League che potrebbe sancire l’eliminazione dalla competizione, la società si trova dunque di fronte a vari punti interrogativi. La panchina di Pasquini continua a restare blindata e si continua a lavorare per il futuro: in settimana è arrivato il rinnovo del contratto di Bamforth, poi si proverà a tenere Pierre, per ripartire da un gruppo di cui faranno parte anche Polonara, Devecchi e Spissu. Il futuro è garantito, insomma, ma il presente, per quanto riguarda gli obiettivi intermedi della stagione, è estremamente deludente.

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