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L’Italia suda ma in Ungheria arriva un successo prezioso

L’Italia suda ma in Ungheria arriva un successo prezioso

DEBRECEN. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, e pazienza se non è arrivata una grande prestazione. Gli Azzurri bissano il successo contro la Polonia e sbancano Debrecen battendo l’Ungheria 63-6...

18 settembre 2018
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DEBRECEN. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, e pazienza se non è arrivata una grande prestazione. Gli Azzurri bissano il successo contro la Polonia e sbancano Debrecen battendo l’Ungheria 63-69. Non poteva iniziare in modo migliore la seconda fase delle qualificazioni al Mondiale 2019, ora più vicino ma non ancora matematico. Il pass per la rassegna iridata potrebbe arrivare però già nella seconda finestra, quella che si giocherà tra novembre (il 29 in casa contro la Lituania, che con due overtime ha avuto ragione dei Paesi Bassi 95-93 qualificandosi aritmeticamente al Mondiale) e dicembre (il 2 in trasferta contro la Polonia).

Il match, con percentuali completamente differenti dal venerdì grasso di Bologna, ha visto gli Azzurri procedere con un ritmo altalenante. Gli ungheresi le hanno provate tutte ma nei momenti peggiori l’Italia ha sempre trovato la giocata salvagente. Una prova corale fatta di sacrificio e grande dedizione, segno di un gruppo unito e con l’unico scopo di riportare la Nazionale al Mondiale dopo 13 anni.

«Vado controcorrente – ha detto il ct Meo Sacchetti –: mi è piaciuto il modo in cui siamo riusciti a reagire nei momenti di difficoltà. Certe volte alcune gare si vincono in attacco, come a Bologna e certe altre in difesa come stasera. Il match poteva finire con uno scarto più ampio ma l’importante è averlo chiuso vincendo. Ci tenevamo molto a tornare a casa con due vittorie e ora ci aspetta la Lituania, che senza nulla togliere a polacchi e ungheresi è di un livello superiore». Soddisfatto capitan Datome: «Non sempre le partite vanno come si pensa. L’Ungheria ci ha messo in difficoltà e noi siamo stati bravi a reagire cambiando pelle da venerdì a stasera. Non si può tirare ogni volta con percentuali oltre il 60% e oggi abbiamo sfruttato la difesa. Finora un buon percorso ma da novembre sarà di nuovo un’Italia diversa. Spero proprio di andare in Cina il prossimo anno».

Italia: Vitali L.* 3 (1/1 da tre), Della Valle* 7 (1/5, 1/5), Datome* 18 (3/6, 2/3), Melli* 11 (2/3, 1/3), Brooks* 4 (2/5), Cinciarini (0/2), Abass 5 (1/2, 1/2), Sacchetti 4 (0/1, 1/3), Aradori 2 (1/3, 0/2), Vitali M. 1, Biligha 11 (4/4), Filloy 3 (1/2 da tre). All: R. Sacchetti

Ungheria: Vojvoda* 25 (5/11, 3/7), Kovács* (0/1), Benke* 9 (3/7, 1/5), Eilingsfeld* 8 (4/6, 0/1), Golomán*9 (3/4, 0/1), Govens 5 (1/3, 1/4), Juhos (0/1 da tre), Perl 7 (3/6, 0/4), Toth (0/1), Rujak (0/1), NE: Horti, Filipovity. All: S. Ivkovic.

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