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Dinamo sorprendente ma adesso si fa sul serio

di Andrea Sini
Dinamo sorprendente ma adesso si fa sul serio

I biancoblù hanno concluso alla grande un precampionato entusiasmante Carattere e personalità sono fattori acquisiti, mercoledì la prima gara ufficiale

01 ottobre 2018
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SASSARI. Se è tutto vero, se non sono solo allucinazioni estive, c’è solo da mettersi comodi e gustarsi lo spettacolo. A tre giorni dalla prima gara ufficiale della stagione e a una settimana dall’esordio in campionato, la Dinamo ha chiuso col botto il suo brillantissimo precampionato. La scoppola rifilata nella finale del Trofeo Mimì Anselmi all’Umana Reyer Venezia, secondo budget della serie A nonché prima pretendente allo scettro dell’Olimpia Milano, è il fiocchetto che impreziosce il mese e mezzo di lavoro della truppa biancoblù.

Le dieci vittorie ottenute nelle dodici amichevoli disputate vanno tutte prese con le pinze, per ragioni facilmente intuibili, così come non si può non tenere presente il fatto che molte delle squadre battute tra agosto e settembre (Fenerbahce, Darussafaka, Efes, Milano, Avellino, Virtus Bologna, Limoges, squadrette insomma...) avessero assenze importanti. Anche alla Reyer mancavano due pedine importanti come Stone e Watt, e mettiamoci anche il fatto che la squadra di De Raffaele abbia nel mirino la data del 7 ottobre, mentre il Banco ha l’obbligo di farsi trovare pronto per dopodomani.

Ma la solidità del gruppo plasmato da Esposito e la voglia dei singoli di spendersi per il bene collettivo sono ormai dati oggettivi, emersi sin dai primissimi test e cresciuti in maniera costante nel corso della preseason. La duttilità, tanto ricercata da allenatore e società al momento di fare il mercato, è un altro obiettivo che si può considerare centrato: tutti gli elementi del roster sono in grado di ricoprire almeno due ruoli, a parte Cooley, un centro puro che ha comunque mani e visione di gioco tali da consentirgli di essere un’arma utilissima anche fuori dall’arco: non a caso Esposito gli ha confezionato su misura un paio di giochi d’attacco che sfruttano queste doti.

La lunghezza del roster è l’altro dato oggettivo: 12 giocatori veri, 13 nel momento in cui rientrerà dall’infortunio il lungodegente Jaime Smith. A quel punto la società deciderà cosa fare con Luciano Parodi: il play uruguaiano, chiamato in tutta fretta per colmare questa assenza, ha già fatto vedere di essere un elemento affidabile ed estremamente valido in difesa e in attacco sia come costruttore di gioco che come finalizzatore.

Ora, con le partite vere, viene il difficile ma forse anche il bello: mercoledì al palazzetto arriva il Benfica per l’andata del turno preliminare di Europe Cup. La qualificazione alla fase ai gironi rappresenta già un crocevia fondamentale della stagione. Ma anche l’occasione per iniziare a scoprire se i sogni di fine estate possono proseguire anche in autunno.

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