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Una Dinamo da corsa strapazza il Benfica

di Andrea Sini
Una Dinamo da corsa strapazza il Benfica

Super esordio dei sassaresi, che dominano e chiudono a +34

04 ottobre 2018
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SASSARI. Cinque minuti per superare l’emozione, poi via a tutto motore verso la qualificazione alla fase a gironi dell’Europe Cup. Vittoria con margine enorme, 100-66, superiorità assoluta nei confronti del Benfica e grande spettacolo: finisce con il PalaSerradimigni tutto in piedi, già conquistato dalla Dinamo di coach Esposito.

Un grande esordio. Trentaquattro punti di scarto, undici giocatori a referto, 6 in doppia cifra. La voce della valutazione di squadra che dice 141-53. I sassaresi non potevano esordire nel migliore dei modi nella gara di andata del Qualification round: per il match di ritorno, tra una settimana in Portogallo, i rischi sono ridotti al minimo e si può pensare serenamente all’esordio in campionato di domenica a Reggio Emilia. Il Banco spacca la partita con un break di 16-1 piazzato in avvio di secondo periodo e poi continua a spingere senza pietà sino alla sirena finale, con momenti in cui la squadra ha sfiorato la perfezione su entrambi i lati del campo.

Stop and go. Esposito parte affidando la cabina di regia a Spissu e Bamforth, con Petteway e ala e la coppia Polonara-Cooley a presidiare l’area. La Dinamo gioca in maniera fluida, manda a canestro più volte Cooley e colpisce dall’arco con Spissu. In difesa però le cose vanno molto meno bene, con i portoghesi che fanno girare la palla con grande rapidità e trovano sul perimetro i canestri di Downs e Suarez. Sul 13-12 il coach decide che serve qualcosa in più e chiede timeout. La scossa arriva con l’ingresso in campo di Devecchi: due grandi difese e una tripla dall’angolo del capitano e il motore parte a tutta, con Petteway che colpisce da oltre i 6,75 e completa il primo strappo, 23-16. Polonara scalda la mano e il primo quarto si chiude sul 28-20.

La grandinata. Il bello deve ancora arrivare: Thomas si infiamma, la difesa sassarese è un muro e arriva un ulteriore parziale di 14-0. Alla vendemmia partecipano più o meno tutti, con Diop che vola a schiacciare in contropiede e Pierre che dall’angolo piazza la tripla del 44-21. Al 16’ la Dinamo ha già segnato 48 punti, mentre il Benfica continua ad annaspare, con Devecchi che recupera un’altra palla e innesca Petteway per la schiacciata del 50-25. I portoghesi ci provano con la zona, ma è un palliativo, perché la difesa sassarese continua a non concedere nulla. Così a metà gara il tabellone dice 54-28. Dinamo rilassata al rientro in campo? Neppure per idea: la difesa sassarese è devastante (5 punti concessi nei primi 5’30” del terzo quarto) e dall’altra parte si combina il giusto: Bamforth si accende e al 26’ la squadra di Esposito è avanti di 32, 65-33. Per coach Alvarez ci sono problemi di falli e piove sul bagnato, anche se un paio di leggerezze e un fallo antisportivo commesso da Petteway permettono ai suoi di piazzare un break di 8-0 (69-45). Alla terza sirena è 73-47 e la Dinamo ne ha ancora. Magro porta a scuola i lunghi avversari, il Benfica barcolla e il canestro di Spissu sulla sirena vale il 100-66. È solo l’inizio, ma che inizio!

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