Esposito non fa drammi «Poca lucidità nel finale dopo 30’ ben giocati»
dall’inviato
Il coach dei biancoblù parla anche delle tre assenze «Le emergenze capitano, impariamo a gestirle meglio»
08 ottobre 2018
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REGGIO EMILIA. «Ho visto una Dinamo interessante per oltre 30 minuti, ma nei momenti chiave Reggio Emilia è stata più brava di noi». Nessun dramma, per coach Vincenzo Esposito, che incassa la sconfitta al suo esordio sulla panchina della Dinamo e prova a trovare il giusto equilibrio tra i meriti della Grissin Bon e i demeriti della sua squadra. «Per lunghi tratti abbiamo giocato una gara intelligente – dice il coach casertano –, ma negli ultimi 5-6 minuti della partita Reggio è stata brava a trovare buoni tiri e a segnare anche canestri difficili, mentre noi in quel frangente abbiamo avuto scarsa lucidità in attacco. Abbiamo commesso una lunga serie di errori, troppi, e contemporaneamente in difesa abbiamo giocato con l’ansia di tornare immediatamente in attacco per rimediare. Ho visto due quarti e mezzo di buona difesa, ma alla lunga abbiamo anche pagato la stanchezza».
Parla delle assenze? «Siamo venuti senza due play e questo ovviamente ci ha tolto qualcosa, ma fa parte del gioco. In realtà dovevamo essere più bravi nel momento in cui c’erano i presupposti per allungare il break, dovevamo leggere meglio determinate situazioni. Ci servirà di lezione, perché certe assenze possono capitare. Direi che al momento non siamo pronto a giocare in una determinata maniera quando ci sono problemi».
Reggio ha spaccato la gara negli ultimi 5’, ma nel terzo quarto la Dinamo ha sprecato un vantaggio di 9 punti con l’inerzia che era tutta a suo favore. «Forse qualcuno ha pensato che avessimo la gara in controllo, quei momenti andavano sicuramente gestiti meglio. Questa è la serie A, se sbagli una rotazione difensiva vieni punito. Brava Reggio e meno bravi noi. Andiamo avanti senza fare tragedie, dobbiamo imparare a gestire meglio i momenti delicati della gara. Con i piccoli eravamo un po’ ridotti all’osso, penso che qualcuno sia arrivato un po’ cotto nel finale. Bisogna fare tesoro di certe situazioni, perché le emergenze durante una stagione possono capitare e dobbiamo imparare a capire cosa fare quando capitano. Ma in ogni caso – conclude Esposito – se permetti all’avversario di tirare con certe percentuali, e sei pure in trasferta, o fai una gara da 90 punti o ti metti a lavorare duro in difesa, e noi nei momenti decisivi non abbiamo fatto né l’uno né l’altro. (a.si.)
Parla delle assenze? «Siamo venuti senza due play e questo ovviamente ci ha tolto qualcosa, ma fa parte del gioco. In realtà dovevamo essere più bravi nel momento in cui c’erano i presupposti per allungare il break, dovevamo leggere meglio determinate situazioni. Ci servirà di lezione, perché certe assenze possono capitare. Direi che al momento non siamo pronto a giocare in una determinata maniera quando ci sono problemi».
Reggio ha spaccato la gara negli ultimi 5’, ma nel terzo quarto la Dinamo ha sprecato un vantaggio di 9 punti con l’inerzia che era tutta a suo favore. «Forse qualcuno ha pensato che avessimo la gara in controllo, quei momenti andavano sicuramente gestiti meglio. Questa è la serie A, se sbagli una rotazione difensiva vieni punito. Brava Reggio e meno bravi noi. Andiamo avanti senza fare tragedie, dobbiamo imparare a gestire meglio i momenti delicati della gara. Con i piccoli eravamo un po’ ridotti all’osso, penso che qualcuno sia arrivato un po’ cotto nel finale. Bisogna fare tesoro di certe situazioni, perché le emergenze durante una stagione possono capitare e dobbiamo imparare a capire cosa fare quando capitano. Ma in ogni caso – conclude Esposito – se permetti all’avversario di tirare con certe percentuali, e sei pure in trasferta, o fai una gara da 90 punti o ti metti a lavorare duro in difesa, e noi nei momenti decisivi non abbiamo fatto né l’uno né l’altro. (a.si.)