La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Esposito stimola il Banco «A Brindisi per crescere»

di Andrea Sini
Esposito stimola il Banco «A Brindisi per crescere»

Il coach biancoblù presenta la difficile sfida di domani contro l’Happy Casa «Stiamo andando bene a rimbalzo, ora impariamo anche a correre meglio»

20 ottobre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Quella con Brindisi per noi è una gara importante, non abbiamo molto tempo ma va preparata nel migliore dei modi». Per Vincenzo Esposito la seconda trasferta stagionale rappresenta un nuovo step. Reduce dalla vittoria in Europe Cup sul campo dei Leicester Riders, la Dinamo si rituffa nel campionato di serie A. Domani pomeriggio al PalaPentassuglia ci sarà da tenere a bada la Happy Casa di coach Vitucci.

«Siamo appena rientrati dall’Inghilterra – dice Esposito – ci saranno solo 48 ore per prepararci ad affrontare una squadra che fa dell’uno contro uno, contropiede e atletismo di alcuni giocatori le sue caratteristiche principali. Brindisi arriva da un precampionato molto buono e va rispettata. Cosa mi preoccupa? Come per la gara in coppa, al di là della bravura o meno dell’avversario, avere a disposizione una settimana intera ti permette di preparare al meglio le partite. Dobbiamo continuare a migliorare le nostre situazioni fisse, cercando di adeguarci rapidamente a ciò che ci aspetterà sul campo pugliese».

In queste prime quattro gare ufficiali giocate il Banco di Sardegna ha mostrato di avere una forza notevole a rimbalzo, anche se non sempre le situazioni favorevoli vengono sfruttate con un ribaltamento immediato del fronte di gioco e con la costruzione di tiri facili. «Sinora siamo andati bene con i rimbalzi – conferma Esposito –. Intanto li prendiamo ed è già qualcosa, sono contento che al momento siamo primi, perché quest’estate qualcuno diceva che avremmo fatto fatica da questo punto di vista. Poi, certo, dobbiamo imparare a correre meglio in transizione. In precampionato l’abbiamo fatto, mentre da qualche settimana lo facciamo un po’ meno bene. Questo è anche una conseguenza della mancanza di alcuni giocatori, e infatti in certe situazioni portiamo la palla avanti anche con Bamforth e Petteway, perché i play vengono pressati. Ma sono assolutamente fiducioso».

Da questo punto di vista, il rientro di Jaime Smith rappresenta un’ottima notizia. «È stato fuori quasi due mesi fuori ma abbiamo lavorato bene con lo staff medico per riaverlo il prima possibile. Dovrà riprendere il ritmo, però già oggi siamo contenti dell’atteggiamento e dell’impegno, per ora non può essere al top ma al momento opportuno farà vedere tutto il suo valore. Per quanto riguarda il suo impiego a Brindisi valuteremo sulla base di questi ultimi allenamenti e faremo tutte le nostre considerazioni anche all’ultimo momento. Per Jaime è solo una questione di condizione e di inserimento nel ritmo partita, l’infortunio è ormai alle spalle. La stagione è lunga, non è una gara da ultima spiaggia e non abbiamo la necessità impellente di farlo giocare».

Si parla tanto del ruolo limitato degli italiani nel campionato di serie A, ma in casa Dinamo il problema non si pone. «Mi stanno danto tutti garanzie, compreso Diop. Credo nel discorso dei giocatori italiani, ma si devono meritare il minutaggio al di là delle regole. Sono stato fortunato, visto il materiale che ho. Anche Spissu, che ora è fermo, ha dimostrato di meritare minutaggio e di poter stare nelle rotazioni. Avere certezze da questo punto di vista ti consente di usare quello che serve al momento e che mi dà maggiori garanzie».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative