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Brivido finale a Brindisi ma la Dinamo non fallisce

di Andrea Sini
Brivido finale a Brindisi ma la Dinamo non fallisce

Prima vittoria esterna stagionale per i sassaresi su uno dei campi più difficili della serie A Match condotto per 39’ e portato a casa nonostante una pericolosa “amnesia” conclusiva

22 ottobre 2018
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INVIATO A BRINDISI. Gioca col fuoco, stringe i denti ma alla fine vince ed è una vittoria pesante. La Dinamo sbanca il PalaPentassuglia di Brindisi per 84-90, ma i sassaresi l’hanno scampata bella. Sarebbe una vittoria capolavoro, ma il tentativo di suicidio finale fa calare qualche ombra sul primo blitz esterno stagionale: avanti di 11 punti a 56 secondi dalla fine, il Banco è riuscito a incassare un break di 11-2 in 30”, resuscitando la squadra di coach Vitucci. Poi la freddezza dalla lunetta di Bamforth ha messo al sicuro un successo meritato, costruito ancora una volta sul dominio a rimbalzo (47-30) e sul gioco dentro-fuori. Sono due punti che pesano, perché Brindisi è storicamente un campo ostico e non molte squadre verranno qui a fare risultato.

Sliding doors. I sassaresi, privi di Spissu ma con Smith a regime, sono partiti bene e hanno condotto il match per 39 minuti, con Brindisi che ha messo la freccia solo a metà del secondo quarto, sul 28-24. Il vantaggio ha oscillato tra i 2 e i 14 punti e, rivedendo il film della gara, il momento chiave è arrivato al 32’, quando Rush ha fallito la tripla del 66-66 e a quel punto il Banco ha piazzato un break di 9-0, risultato letale. Ai salentini non è bastato un Clark scintillante, 33 punti, dilemma rimasto irrisolto per la squadra di Esposito.

Partita vera. Smith parte in quintetto, insieme a Gentile, Petteway, Thomas e Cooley. Si gioca molto oltre l’arco ed Esposito cambia subito Gentile con Bamforth. La Dinamo si avvicina all’area e il duo Cooley-Thomas piazza una prima spallata, con Petteway che allunga il break sassarese sino al 10-0 per il 6-15. La palla gira bene e un gioco da tre punti di Petteway vale il +11 (10-21). Brindisi reagisce e a fine primo quarto il match è già riaperto, sul 17-22, con il dominio a rimbalzo (5-13) annacquato dalle palle perse (5). Rush trova la tripla del 20-22, il Banco soffre e non fa canestro su azione per diversi minuti. Cooley commette un antisportivo e in un attimo la Happy Casa è a +4, 28-24, con il PalaPentassuglia che erutta. Ci si mette anche Thomas, con un antisportivo a gioco fermo, ma se non altro lo shock sveglia la Dinamo. Gli errori fioccano (Bamforth ha già 4 palle perse), ma Petteway si traveste da corsaro nero e firma tre triple che permettono al Banco di arrivare a metà gara a +7, 40-47.

Il controllo. Si riparte con la Dinamo che capitalizza i suoi rimbalzi a torna a gestire un vantaggio interessante: 44-53, poi 48-57. Brindisi non molla, ma la difesa sassarese trova un certo equilibrio e un gioco da tre punti di Polonara fa schizzare il Banco a +11 (49-60) a 3’10”. Ogni distrazione viene pagata cara, così Clark con due triple riapre nuovamente il match: 55-60. Polonara attacca, Gaffney risponde e alla terza sirena è quasi tutto da rifare, sul 60-64. Rush infila la tripla del -3 brindisino (63-66), poi fallisce quella della parità e, scampato il pericolo, la Dinamo riprende coraggio.

Fuochi d’artificio. Bamforth si accende, Thomas vola a canestro e in un attimo è nuovamente 11, 63-74, a 6’54” dalla fine. Vitucci chiede timeout, i salentini danno segni di vita ed Esposito manda dentro Devecchi per difendere su Clark. Il punteggio resta inchiodato sul 65-74 per quasi 3 minuti, poi Cooley sblocca la situazione con un canestro dei suoi e una palla recuperata, dalla quale arriva la tripla del +14 di Smith, per il 65-79. Alla sirena mancano 2’45” e sembra fatta. Nel gelo del PalaPentassuglia i due coach chiedono timeout a 16” l’uno dall’altro e la Dinamo tira sul il piede dall’acceleratore. Clark fa la stella, Cooley e Bamforth tengono a distanza di sicurezza i padroni di casa. Nell’ultimo minuto arriva un blackout completo dei sassaresi (da 73-84 a 84-86 in 31”) e a 15” dalla fine la partita è completamente riaperta. Sembra il remake del ko contro Cantù della scorsa stagione, invece Bamforth è glaciale dalla lunetta: 84-90 e sospirone di sollievo per i biancoblù.

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