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Esposito non piange: «Ma per vincere fuori dobbiamo dare di più»

Andrea Sini
Il coach Esposito
Il coach Esposito

Il coach dei sassaresi: «Anche questo serve per crescere. A Cremona nei momenti clou sono mancate intensità e cattiveria»

05 novembre 2018
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CREMONA. «Per me questa non è una gara non completamente negativa, ma per vincere fuori casa devi giocare meglio in difesa e nei momenti chiave». Vincenzo Esposito non crocifigge la squadra, nonostante le strigliate fatte ai suoi giocatori lungo tutto l’arco della gara, ma prova piuttosto ad andare al cuore della questione.

«In generale abbiamo messo in campo troppo poca intensità e cattiveria – dice il coach della Dinamo – e c’è stata poca decisione nei momenti importanti della partita. Non abbiamo giocato una brutta gara, ripeto, ma abbiamo sbagliato tanto difensivamente e questo si vede nelle statistiche, dato che abbiamo concesso a Cremona di tirare con il 60% da 2, che ha vanificato anche il fatto che dal perimetro le loro percentuali siano state molto più basse. Nei momenti chiave abbiamo quasi sempre fatto le giocate sbagliate. Se vogliamo vincere fuori casa e puntare in alto dobbiamo giocare in maniera diversa nei momenti in cui le gare si dedidono. Le sconfitte devono servirci per crescere, andiamo avanti con le prossime gare di coppa e campionato. Gli errori difensivi fanno parte del nostro processo di crescita e ci dobbiamo lavorare».

La differenza a livello di intensità da cosa deriva? «Certamente non dalla stanchezza fisica, magari può esserci stata qualcosa a livello mentale, nelle giocate difensive. In certi frangenti abbiamo preso dei lisci clamorosi, per usare un gergo calcistico. Invece quando abbiamo difeso in una certa maniera siamo stati capaci di giocare bene anche in attacco. Nel secondo e nel terzo quarto a mio avviso abbiamo giocato una discreta pallacanestro, ma l’indecisione nei cambi difensivi o l’assenza di comunicazione ci è costata cara».

«Nei primi due quarti – conclude Esposito – abbiamo concesso loro 11 rimbalzi d’attacco che ci sono costati 14 punti: questo ammazza la difesa, perché gli avversari trovano tiri facili e ti puniscono dopo che magari hai contenuto bene. Sostanzialmente, stasera paghiamo questo tipo di situazioni». (a.si.)

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