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Dinamo niente scherzi, sono inglesi

di Mario Carta
Dinamo niente scherzi, sono inglesi

Bamforth e compagni contro il Leicester vogliono la vittoria per blindare il passaggio del turno di Coppa con due gare di anticipo

07 novembre 2018
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SASSARI. Chi ha tempo non aspetti tempo, e la Dinamo non ha intenzione di sprecarne stasera, quando alle 20.30 al PalaSerradimigni – con la qualificazione al turno successivo della Europe Cup già in tasca – deve sbrigare la pratica-Leicester. Ieri vincendo il derby ungherese lo Szolnoki ha di fatto eliminato il Falco Vulcano, e alla Dinamo resta solo da battere gli inglesi e giocarsela con lo Szolnoki (battuto all’andata a Sassari 98-94) per il primo posto. Battere il Leicester, dunque, confermarsi a pieni punti nel girone e tornare in vetta da soli.

Gli inglesi non fanno paura alla Dinamo, non possono e non devono farne, ma coach Vincenzo Esposito non intende prendere l’impegno sottogamba, e ha avvisato i suoi: «Il girone di ritorno comincia con una partita un pelino diversa dal solito. Vogliamo vincere con il Leicester e vogliamo provare a restare imbattuti. Però i I Riders hanno retto fino all’ultimo contro lo Szolnoki (sconfitta per 82-79) e sono un team da rispettare. Sono atletici, giocano bene uno contro uno, sanno usare il contropiede... ma noi sappiamo cosa fare».

La Dinamo ci metterà “la stessa dedizione e lo stesso impegno di sempre», garantisce il coach, ma la caratura dell’avversario permetterà al gruppo di ragionare anche in prospettiva campionato, perché l’impegno di domenica è di quelli tosti: al Palaserradimigni arriva la capolista imbattuta Venezia. Ecco dunque che la partita di questa sera verrà utile per perfezionare l’inserimento di Jaime Smith e per garantire ulteriori preziosi minuti di campo all’appena rientrato Spissu. «Fisicamente Marco sta bene – conferma il tecnico del biancoblù, che anche stasera in versione Europa vestiranno di verde –, a Cremona ha giocato 7-8 minuti senza risentirne sul piano fisico. Avrà il suo spazio».

A questo punto con tredici uomini arruolabili a sedere in tribuna potrebbe essere l’uruguaiano Parodi. Ma non è certo questo il problema di Esposito. «Deciderò dopo l’allenamento – spiega infatti –. Parodi è venuto qui per permetterci di far fronte alle assenza di Smith e Spissu, io devo pensare anche al match contro Venezia 48 ore dopo l’impegno in coppa e potrei far riposare qualcuno ma il vantaggio di avere una squadra lunga è proprio questo, che non devo tagliarmi le vene per fare una scelta».

Un altro vantaggio è poter gestire al meglio fatica e minuti. «A Cremona – conclude coach Vincenzo Esposito –, non è che fossimo cotti nel finale, e non è che ne abbiamo presi 20. Non siamo il Cska, ma l’impegno c’è in tutte le gare. Ci è mancato qualcosa in difesa, abbiamo vinto due quarti, abbiamo provato a vincerla ma non faccio un dramma per la sconfitta, e lavorando potremo soltanto crescere».

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