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Il genere non definisce il nostro destino: patto giovani-adulti e basta stereotipi

di Giulia Russo*
Il genere non definisce il nostro destino: patto giovani-adulti e basta stereotipi

Chiedo a voi adulti di sostenere i giovani nella loro crescita e di abolire le barriere di genere nel mondo del lavoro

14 novembre 2023
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Oggi voglio aprirvi una finestra sul futuro, uno spaccato dei sogni e delle aspirazioni che alimentano il cuore di una giovane come me. Sogno di lavorare nel mondo della diplomazia. In questo mondo, le parole diventano ponti tra nazioni, e i sogni di pace diventano realtà. Ma mentre mi avventuro in questo percorso, mi trovo di fronte a sfide che vanno oltre il semplice dialogo tra nazioni: stereotipi di genere, pressioni precoci e disuguaglianze persistono nel campo. È un percorso che abbraccio con passione, ma mi preoccupa il fatto che le decisioni che affrontiamo da giovani siano spesso affrettate o influenzate da stereotipi di genere. La mia aspirazione è quella di contribuire a un mondo in cui il nostro futuro professionale sia basato sulla passione, il talento e l'uguaglianza. La diplomazia rappresenta per me un'opportunità unica per costruire un mondo più pacifico e collaborativo. Il dialogo e la cooperazione internazionale sono fondamentali per affrontare le sfide globali, e io vorrei essere parte di questo processo. Tuttavia, è importante riconoscere che le scelte di carriera richiedono tempo. La pressione su noi giovani dovrebbe diminuire affinché possiamo esplorare le nostre passioni e i nostri talenti in modo più libero. Una delle questioni che mi sta particolarmente a cuore è la sottorappresentazione delle donne nel campo della diplomazia. Il genere non dovrebbe mai essere un ostacolo per il successo in qualsiasi professione. È preoccupante notare che ci sono ancora più uomini che donne in questo settore. Le donne hanno dimostrato di essere altrettanto capaci e competenti nei ruoli diplomatici, e dovrebbero avere lo stesso riconoscimento e le stesse opportunità. La diversità di genere arricchisce il mondo della diplomazia, portando prospettive uniche e soluzioni creative. Inoltre, vorrei sollevare la questione del "linguaggio di genere".

È fondamentale che il mondo del lavoro si adatti a un linguaggio inclusivo, in modo che le donne possano essere chiamate "dottoresse," "avvocate," e "diplomatiche". Questo contribuirebbe a eliminare gli stereotipi e promuovere l'uguaglianza sul luogo di lavoro.

In sintesi, sono determinata a perseguire il mio sogno di una carriera nella diplomazia, ma chiedo a voi adulti di sostenere i giovani nella loro crescita e di abolire le barriere di genere nel mondo del lavoro. Soltanto così potremo creare un futuro in cui ogni individuo abbia l'opportunità di seguire la propria passione e contribuire positivamente alla società, indipendentemente dal genere.

Allora, unitevi a noi, a una nuova generazione di sognatori, dove il genere non definisce il nostro destino. Il cambiamento inizia ora, e insieme si può costruire un mondo in cui nessun sogno sia troppo audace da perseguire.

*Giulia Russo, Liceo classico Canopoleno Sassari
 

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