La Nuova Sardegna

Alghero

Sussidi in cambio di favori sessuali, un arresto ad Alghero

Sussidi in cambio di favori sessuali, un arresto ad Alghero

In carcere, dopo due anni di indagini, è finito un dipendente del comune catalano. Vittime numerose donne indigenti, che venivano individuate dall’uomo violando il sistema informatico comunale

06 maggio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Dopo aver carpito illecitamente dal sistema informatico del Comune i dati sensibili di alcune giovani donne indigenti, si metteva in contatto con loro promettendo interventi economici in cambio di favori sessuali, minacciando le vittime di ritorsioni in caso di rifiuto. In alcuni casi avrebbe falsificato anche il timbro postale dell’avvenuto pagamento di fatture Enel consegnate dalle donne per ottenere il sussidio comunale. Per questo motivo Giuseppe Farina, 60 anni, impiegato nel Settore servizi sociali del Comune di Alghero, è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Sassari per tentata concussione, falsità materiale, contraffazione di pubblici sigilli e tentata violenza sessuale. Diversi i casi riscontrati dai militari della Compagnia di Alghero che si sono attivati a seguito di una denuncia di una donna che avendo avuto sospesa l’erogazione dell’energia elettrica dall’Enel si è vista respingere la prova dell’avvenuto pagamento della bolletta che risultava, ad un più attento esame, abilmente falsificata. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Farina è stata emessa dal Tribunale di Sassari a conclusione di prolungate indagini, anche con il supporto dell’amministrazione comunale di Alghero. I fatti contestati sono avvenuti negli ultimi due anni. Non si esclude che vi siano state altre vittime dell’impiegato infedele la cui posizione non è però ancora emersa: da qui l’invito a farsi avanti presentandosi ai carabinieri di Alghero. Nel frattempo, il Comune catalano, confermando di aver collaborato attivamente con gli inquirenti, fa sapere che se venissero validate le accuse è molto probabile che si costituirà parte civile nel processo per «salvaguardare il buon nome dei Servizi sociali» dell’amministrazione.

In Primo Piano

Video

I consiglieri regionali Piero Maieli e Gianni Chessa si autosospendono dal gruppo del Psd'Az

Le nostre iniziative