Coronavirus, l'epidemiologo sassarese Sotgiu: salute ed economia vanno gestite assieme
L'esperto nel team multidisciplinare voluto dal Comune di Alghero per gestire la fase 2
SASSARI. «Da due mesi sento dire che prima occorre pensare alla salute, ma l'economia non è né secondaria né slegata, bisogna pensare subito un modello economico capace di adattarsi a eventi straordinari come un'epidemia e in grado di investire sull'efficienza del sistema sanitario e sulla sua sostenibilità anche difronte a eventi critici». È l'affermazione in controtendenza di Giovanni Sotgiu, epidemiologo e ordinario del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e sperimentali dell'Università di Sassari, componente dell'Unità tecnico-operativa messa in piedi dal Comune di Alghero per tracciare un percorso multidisciplinare attraverso cui il territorio possa uscire dalla crisi post-pandemica, ma anche per delineare un modello applicabile altrove.
L'approccio dello studioso è pragmatico. «Occorre programmare un piano di adattamento ai rischi biologici, che non possiamo permetterci di subire come è accaduto stavolta - afferma Sotgiu - Il problema economico è principale», è la convinzione. «Ho fatto ricerca sulla tubercolosi, tantissimi studi mettono in relazione la povertà con l'aumento delle malattie - afferma - agire per la salute significa anche salvaguardare settori economici fondamentali per la sostenibilità del sistema sanitario». Il suo è un approccio integrato. «Bisogna pensare alla tutela dell'economia insieme a quella della salute, non in antitesi - insiste il professore - dobbiamo occuparci del problema epidemiologico senza sottostimarlo, ma una cosa è lasciare le aziende inattive, un altro consentirgli di operare, anche se a regime ridotto».
Dalla teoria alla pratica, Giovanni Sotgiu lavora nel pool scientifico del Comune di Alghero insieme a Gavino Mariotti, presidente del Dipartimento di Scienze sociali, e con gli urbanisti del Dipartimento di Architettura. L'idea che si sta realizzando è «un modello basato sul sistema di sorveglianza epidemiologica - anticipa il docente - ci si focalizza sul tessuto locale, si acquisiscono i dati epidemiologici e si modula una risposta operativa basata su elementi concreti, definendo protocolli organizzativi che permettano di evitare il blocco delle attività produttive». (Ansa).