La Nuova Sardegna

Alghero

«Serve una svolta per il Palacongressi»

«Serve una svolta per il Palacongressi»

L’ex sindaco Marco Tedde: basta toppe, è l’ora di una strategia al passo coi tempi

14 giugno 2020
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ALGHERO. «Il Palacongressi necessita di un nuovo progetto al passo con i tempi». Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la richiesta della Regione al Comune di Alghero di un cronoprogramma degli interventi, da attuare utilizzando lo stanziamento di 3 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e ordinaria fatto con la variazione al bilancio del novembre del 2019.

Tedde ricorda che si tratta dello stesso importo che nelle finanziarie del quadriennio 2015-2018, quando era consigliere regionale, chiese insieme all’attuale assessore regionale al Bilancio Antonio Fasolino emendamenti mirati che furono respinti dall'allora maggioranza di centrosinistra. Nel novembre del 2019 queste proposte sono invece state recepite dal governatore Solinas e lo stesso Fasolino nella veste di assessore. «Questa somma non è comunque sufficiente a rimettere a nuovo una struttura abbandonata da anni – precisa Tedde –. Bisogna intervenire per ripristinare l’anfiteatro esterno e fare scelte coraggiose per uscire dal fallimento complessivo di cui un po’ tutte le forze politiche sono responsabili». Secondo Tedde per svoltare occorre entrare nell’ordine di idee che è necessario realizzare un progetto di breve-medio periodo, che ne preveda la rifunzionalizzazione del centro, tenendo conto dell’età della strttura e degli obiettivi iniziali, ormai anacronistici.

Tedde sottolinea che l’assessore Fasolino ha già manifestato la sua massima disponibilità a lavorare per recuperare ulteriori risorse per un progetto di più ampio respiro. «Ma la politica algherese nel suo complesso – sottolinea l’ex sindaco – deve riprogrammare le strategie per l’utilizzo di questa struttura che resta straordinaria per l’ubicazione e le dimensioni, che deve diventare un generatore di sviluppo economico e occupazione. Coinvolgendo nelle scelte e nelle proposte da farsi alla Regione il mondo delle imprese e le rappresentanze sindacali. «Diversamente i tre milioni evaporeranno e saranno l'ennesima toppa che non contribuirà a un utilizzo intelligente e produttivo della struttura» conclude.

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