Una gelata fa strage di vigneti e frutteti
di Nicola Nieddu
Colpite pesantemente Sella e Mosca e Santa Maria La Palma: «Distrutte l’80 per cento delle piante, danni ingentissimi»
09 aprile 2021
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ALGHERO . Una gelata devastante ha compromesso gran parte dei vigneti, dei frutteti e degli orti del territorio algherese. Ieri mattina agricoltori e aziende si sono trovati una brutta sorpresa con mesi di lavoro andati persi, con un grave danno economico. Da una prima stima dei danni ( per i definitivi occorrerà attendere ancora del tempo ) le percentuali sono altissime: circa 80% delle viti distrutte. Il gelo non ha risparmiato nessuno, neppure Sella e Mosca così come contraccolpi pesanti li hanno avuti i soci della Cantina di Santa Maria La Palma. «Stiamo valutando l'entità del danno - ha detto Giovanni Pinna, direttore generale della Sella e Mosca - occorrerà del tempo per valutare meglio. Di sicuro ci siamo accorti anche noi che è passata la gelata, ora occorre quantificare il danno. Per quanto ci riguarda, non eravamo abituati a gelate del genere. In tanti anni che svolgo questo lavoro, soltanto negli ultimi tre o quattro si stanno verificando spesso. Purtroppo - ha aggiunto il Dg di Sella e Mosca - dobbiamo fare i conti con i cambiamenti climatici».
Pinna ricorda che già due anni fa c'era stata un calamità naturale dovuta ad una maestralata fredda e salmastra: «Nel 2019 abbiamo registrato danni ingenti con il 40% della produzione compromessa. Ora non saprei quantificare i danni della gelata, ma potrebbero essere nettamente superiori». Insomma con il cambiamento climatico anche le aziende, così come i piccoli produttori, dovranno trovare delle soluzioni come in altri paesi europei. «Per esempio in Borgogna ( Francia ) - ha proseguito Pinna - vengono accesi dei grossi bracieri all'interno delle aziende, ma sono azioni piuttosto costose che vanno bene per chi ha una produzione di vini con bottiglie che vengono vendute a caro prezzo. Noi abbiamo 650 ettari, di cui 520 vitati. Sono abbastanza da riscaldare, con costi proibitivi. Poi ci sono altre forme, per esempio, di irrigazione nebulizzata. Occorre capire se è il caso fare investimenti del genere, oppure sperare che cambi il tempo e torni come prima. Purtroppo non c'è più stabilità e questo, come abbiamo visto due notti fa, crea gravi problemi economici».
Danni ingenti anche per la Cantina di Santa Maria La Palma: «Negli ultimi giorni sui terreni dell'agro di Alghero così come in altre aree della Sardegna, si è verificato un susseguirsi di più eventi atmosferici con una particolare rilevanza di venti freddi, sbalzi di temperatura e gelate. L'unione di questi fattori - ha detto il presidente della Cantina, Mario Peretto - ha messo a dura prova i vigneti, creando uno scenario che rischia di avere gravi conseguenze sulla vendemmia 2021. A questo proposito, le stime del reale danno potranno farsi solo nelle prossime settimane. Per il terzo anno consecutivo - ha concluso Peretto - la viticoltura Sarda dovrà affrontare l'ennesima difficoltà. Si chiede che le istituzioni, in particolare regionali, diano reali risposte alle necessità del comparto».
Pinna ricorda che già due anni fa c'era stata un calamità naturale dovuta ad una maestralata fredda e salmastra: «Nel 2019 abbiamo registrato danni ingenti con il 40% della produzione compromessa. Ora non saprei quantificare i danni della gelata, ma potrebbero essere nettamente superiori». Insomma con il cambiamento climatico anche le aziende, così come i piccoli produttori, dovranno trovare delle soluzioni come in altri paesi europei. «Per esempio in Borgogna ( Francia ) - ha proseguito Pinna - vengono accesi dei grossi bracieri all'interno delle aziende, ma sono azioni piuttosto costose che vanno bene per chi ha una produzione di vini con bottiglie che vengono vendute a caro prezzo. Noi abbiamo 650 ettari, di cui 520 vitati. Sono abbastanza da riscaldare, con costi proibitivi. Poi ci sono altre forme, per esempio, di irrigazione nebulizzata. Occorre capire se è il caso fare investimenti del genere, oppure sperare che cambi il tempo e torni come prima. Purtroppo non c'è più stabilità e questo, come abbiamo visto due notti fa, crea gravi problemi economici».
Danni ingenti anche per la Cantina di Santa Maria La Palma: «Negli ultimi giorni sui terreni dell'agro di Alghero così come in altre aree della Sardegna, si è verificato un susseguirsi di più eventi atmosferici con una particolare rilevanza di venti freddi, sbalzi di temperatura e gelate. L'unione di questi fattori - ha detto il presidente della Cantina, Mario Peretto - ha messo a dura prova i vigneti, creando uno scenario che rischia di avere gravi conseguenze sulla vendemmia 2021. A questo proposito, le stime del reale danno potranno farsi solo nelle prossime settimane. Per il terzo anno consecutivo - ha concluso Peretto - la viticoltura Sarda dovrà affrontare l'ennesima difficoltà. Si chiede che le istituzioni, in particolare regionali, diano reali risposte alle necessità del comparto».