La Nuova Sardegna

Alghero

L’Ecostello e il Green park nel futuro di Porto Conte

di Nicola Nieddu
L’Ecostello e il Green park nel futuro di Porto Conte

Presentati i progetti definitivi del Parco naturale e dell’Area marina protetta Previsto anche il recupero della Grotta Verde e un piano di energia pulita

14 agosto 2021
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ALGHERO. Ecostello, Grotta Verde, Green Park ed energia pulita sono solo alcuni dei progetti che si stanno portando avanti nel Parco naturale regionale di Porto Conte che include anche l’Area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana. Zona di grande pregio ambientale scelta quest'anno dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le sue vacanze estive. A fare il punto di tutta una serie di progetti è Adriano Grossi, consigliere del Cda del Parco, insieme a Pasquale Sinis, referente per l'Ente Parco del servizio affari generali, gare e contratti. Si parte con l’Ecostello di Porticciolo, una struttura in abbandono che diventerà Centro di Educazione Ambientale, luogo di proposta e degustazione dei prodotti marchiati parco. Prevista anche la creazione di alcuni alloggi. Possibile la fine delle procedure per inizio anno prossimo e il contestuale avvio dei lavori che dovrebbero concludersi prima della prossima stagione turistica.

Tra le opere più attese c’è senza dubbio la Grotta Verde, un autentico gioiello della natura. Una delle più complesse per la vulnerabilità della cavità carsica dove sono presenti valenze naturali e archeologiche di valore internazionale. Anche in questo caso, come per l’Ecostello di Porticciolo, è stato già trasmesso il progetto definitivo e si stanno attuando le verifiche di sicurezza per poterlo rendere fruibile. In questo caso, l'obiettivo è far partire i lavori per metà aprile del prossimo anno. Altro progetto molto atteso e di cui si parla da tempo e che dovrebbe vedere la luce entro il prossimo anno, è quello del parcheggio a Tramariglio. A ridosso della sede del Parco è stata individuata un'area dove nascerà il “Green park Porto Conte”. Numerosi stalli che saranno serviti anche dalle colonnine elettriche per la ricarica delle auto e soprattutto ci sarà la possibilità di lasciare i propri veicoli per essere poi condotti fino a Capo Caccia tramite mezzi elettrici e biciclette che saranno messe a disposizione nel piazzale di fronte a Casa Gioiosa, il quale sarà arricchito di ulteriori servizi oltre alla cura del verde. Infine il progetto che vede l’Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana come candidata a diventare un polo sperimentale per l’approvvigionamento elettrico grazie alla forza del mare. Iniziativa su cui ha investito e crede molto il direttore Mariano Mariani e il presidente Raimondo Tilloca e che potrebbe vedere il Parco come polo alimentato unicamente dall'energia del moto ondoso. Adriano Grossi ha poi ricordato che ci sono tante altre opere in via di definizione come la messa in sicurezza delle falesie, tra cui Punta Giglio, e il campo boe che potrà migliorare la fruibilità attraverso il mare della Baia delle Ninfe. «Nonostante le difficoltà del momento che ancora è succube della disastrosa pandemia e cercando di andare oltre i cavilli della burocrazia – ha detto Grossi – noi andiamo avanti, recependo consigli, suggerimenti e andando oltre le polemiche dei soliti disfattisti».

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