Rifiuti, una trentina di super cafoni nei guai grazie alle “foto trappole” ad Alghero
Tolleranza zero: il Comune ha contestato violazioni per cinquemila euro
Alghero Prosegue la lotta contro gli incivili nella Riviera del Corallo con l’ordine tassativo di tolleranza zero. Così negli ultimi giorni, in concomitanza con un maggior afflusso di gente in città, diversi cafoni sono stati beccati grazie alle foto trappola e alle telecamere. Circa una trentina le violazioni accertate dai Barracelli in soli cinque giorni. Violazioni che vanno dalla spazzatura gettata fuori orario ai rifiuti ingombranti abbandonati nelle isole ecologiche di Guardia Grande e Sant’Anna, fino alle discariche abusive e la mancata raccolta differenziata, a cui si aggiungono le violazioni contestate ai “pendolari dei rifiuti” per il conferimento da altri Comuni.
Alcune violazioni sono già state contestate ai trasgressori, mentre altre saranno notificate nei prossimi giorni per una cifra che si aggira intorno ai cinquemila euro. Nello specifico le sanzioni sono di 400 euro per abbandono di rifiuti di provenienza domestica, 200 euro per il deposito di ingombranti e rifiuti sulla sede stradale, 170 euro per chi utilizza buste nere, 200 euro per la mancata differenziazione dei rifiuti e 170 euro per il deposito di ingombranti nelle isole ecologiche. Per risalire ai responsabili i barracelli, grazie agli operatori della Ciclat e al personale dell’assessorato all’Ambiente, aprono i sacchetti abbandonati e ne controllano il contenuto.
Ma nel mirino del comando barracelli algherese è finito anche qualche residente in altre località limitrofe: un fenomeno, questo, che interessa soprattutto le aree più periferiche della città, dove spesso i cittadini provenienti da altri comuni limitrofi depositano o abbandonano i propri sacchetti. In questo caso la sanzione è abbastanza salata (770 euro).
«A partire dallo scorso 17 aprile, sulla base degli indirizzi operativi forniti dall’assessorato comunale all'Ambiente, abbiamo avviato un’intensa attività di indagine e controllo su diverse aree sensibili del territorio algherese - commenta il comandante dei barracelli, Riccardo Paddeu - contiamo di aumentare i sistemi di videosorveglianza nell’agro anche per il controllo di altri illeciti».