Guspini, chiuso il Centro di riabilitazione
GUSPINI. Quel che si ipotizzava e temeva, dallo scorso fine settimana è un dato di fatto: il Centro di riabilitazione “Santa Maria Assunta” ha chiuso i battenti, gli ultimi due pazienti sono stati...
GUSPINI. Quel che si ipotizzava e temeva, dallo scorso fine settimana è un dato di fatto: il Centro di riabilitazione “Santa Maria Assunta” ha chiuso i battenti, gli ultimi due pazienti sono stati alloggiati nell’ospedale di San Gavino e i quaranta operatori – diventati interinali per un “intelligente” escamotage consigliato loro da un competente assessorato regionale al fine di spianare la strada per una successiva assunzione tramite Asl – sono adesso a casa e senza ammortizzatori sociali. Proprio di questo si parlerà do-mani in un incontro che le rappresentanze sindacali avranno a Cagliari con l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori. Un incontro che i sindacalisti avevano sollecitato prima che la struttura chiudesse e che giunge invece solo adesso che la situazione è precipitata. Ora diventa tutto più difficile e, bisogna dirlo, c’è tanta rabbia fra gli operatori, i sindacalisti, i familiari dei pazienti rispediti a casa senza più cure e gli amministratori comunali di Guspini. Tante promesse degli assessori regionali che si sono alternati alla Sanità e al Lavoro (Liori è passato da l’uno all’altro ritrovandosi sempre la vertenza sul tavolo), ma al tirar delle somme i risultati sono quelli che sono.
La Asl 6 di Sanluri ha gestito il “Santa Maria Assunta” finchè ha potuto, ma ha dovuto gettare la spugna perché dalla Regione, oltre all’affidamento della Centro, non sono arrivate risorse. Il sindac, Rossella Pinna, la vede male: «Ho paura che dietro questa storia ci possano essere interessi della sanità privata». (l.on)