Danni nel palazzo dell’archidiocesi, a giudizio l’imprenditore
Cagliari, Antonio Grussu, già coinvolto nell’inchiesta sullo stadio Is Arenas di Quartu, è accusato di aver trascurato il cantiere e quindi provocato la rovina di stanze e arredi
CAGLIARI. Il palazzo dell’arcidiocesi di Cagliari, edificio accanto alla Cattedrale e tutelato dai beni culturali, ha subito una serie di danni durante i lavori di restauro eseguiti tra il 2008 e il 2010.
A rispondere di arredi e stanze rovinate da un cantiere trascurato, è chiamato Antonio Grussu - amministratore unico dell’impresa Andreoni che si era aggiudicata i lavori - e che dovrà presentarsi il prossimo 2 luglio nell’aula del tribunale monocratico di Cagliari per rispondere di danneggiamento.
Stando alle indagini, nonostante i diversi richiami e sollecitazioni, Grussu avrebbe omesso di impermeabilizzare il soffitto e di sistemare gli impianti per convogliare l’acqua piovana e così il cantiere, successivamente trascurato, avrebbe causato danni al terzo piano del palazzo oltre che agli arredi.
Grussu, difeso dall’avvocato Massimiliano Ravenna, è coinvolto anche nell’inchiesta su Is Arenas, lo stadio che il Cagliari Calcio intendeva realizzare a Quartu.
Accusato di concorso in peculato l’imprenditore era finito ai domiciliari pochi mesi prima dei clamorosi provvedimenti che hanno portato in cella il presidente rossoblù Massimo Cellino, oltre al sindaco di Quartu Mauro Contini e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu, oggi tutti tornati in libertà.