La Nuova Sardegna

Cagliari

Le terre del Flumendosa, dal mare ai monti cultura, turismo e natura

Gian Carlo Bulla
Le terre del Flumendosa, dal mare ai monti cultura, turismo e natura

Alla presenza dell'assessore regionale alla Programmazione illustrate le linee guida di un progetto che abbraccia comuni del Sarrabus e del Gerrei

18 giugno 2018
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MURAVERA. Le linee guida del progetto “Le terre del Flumendosa tra mare e monti” predisposto congiuntamente dall’unione dei comuni del Sarrabus (della quale fanno parte i comuni di Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius) e dall’unione dei comuni del Gerrei, (della quale fanno parte Armungia, Ballao, Escalaplano, Goni, San Basilio, San Nicolò Gerrei, Sant’Andrea Frius, Silius e Villasalto), per un totale complessivo di poco più di 29 mila abitanti, nell’ambito del programma regionale di sviluppo 2014-2019, sono state presentate questo pomeriggio (lunedì 18 giugno) nella sala consiliare del comune di Muravera alla presenza dell’assessore regionale alla programmazione, Raffaele Paci, nel corso di un tavolo istituzionale allargato al partenariato economico e sociale.

Il progetto si propone tra l’altro di riequilibrare l’attuale divario socio economico tra le zone costiere e quelle interne, di rafforzare e sviluppare le produzioni nel settore agroalimentare, di destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici, di migliorare la fruibilità dei centri storici dei comuni, di creare un sistema museale unico e di mettere in rete i beni storico, archeologico, culturali e di migliorare il sistema dei collegamenti con le zone interne e l’hinterland cagliaritano. Tra gli obiettivi l’utilizzo di tutte le potenzialità dei due territori complementari per far si che si traducano, in economia, lavoro e benessere sociale.

Tra le priorità la valorizzazione del settore zootecnico-agroalimentare e delle produzioni tipiche, il miglioramento e diversificazione dell’offerta turistica, la riorganizzazione e il miglioramento dei servizi e il potenziamento delle aree industriali esistenti che favorisca l’insediamento anche di importanti aziende ad elevato valore tecnologico. Le linee guida del progetto sono state presentate dall’ingegnere Paolo Alterio, referente tecnico, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Muravera, che ha assemblato tutte le proposte.

Sono intervenuti Eugenio Murgioni, presidente dell’unione dei comuni del Sarrabus, nonchè sindaco di Castiadas, Paolo Mascia, presidente dell’unione dei comuni del Gerrei, nonche sindaco di Villasalto, i sindaci di Villasimius (Luca Dessì), Muravera (Marco Falchi), Villaputzu (Sandro Porcu), Silius (Marino Mulas), Mario Sestu , presidente della cantina di Castiadas e portavoce degli agrumicoltori, Paolo Demuru, contract manager e direttore del prodotto Alpitour, la società piemontese che gestisce il resort Tanka Village di Villasimius, la più importante struttura turistica della costa sud orientale, Bonifacio Murtas, amministratore unico del “Caseificio Murtas” di Silius, e Valentina Murru, giovane imprenditrice agricola di Castiadas.

Il vicepresidente della Regione ha esortato gli imprenditori a consorziarsi, a fare filiera, a unire le forze per portare i prodotti della Sardegna sui mercati internazionali “perché solo facendo sinergia si possono ottenere quei numeri che il mercato richiede, per raggiungere con i prodotti esclusivi come i nostri centinaia di milioni di potenziali clienti”. L’assessore Paci ha auspicato la necessità di una burocrazia diversa grazie a una non facile rivoluzione culturale, “perché così- ha sottolineato- non è più possibile garantire i tempi rapidi che vogliamo, e le imprese non possono subire ritardi inaccettabili”.

I trasporti ha affermato Paci, concludendo, stanno andando meglio ma non riescono a garantire i posti che servono. Sembra quasi che l’Europa non si renda conto che siamo un’isola e che non abbiamo alternative all’aereo, e, nel momento in cui Bruxelles continua a non accettare i nostri bandi, noi non possiamo andare avanti. Quindi ci vuole una forte mobilitazione in Europa che continua ad ostinarsi a non riconoscere la nostra insularità, insieme alla garanzia di più risorse da parte del governo. Noi continueremo a fare la nostra parte per vedere riconosciuti i nostri diritti”.

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