Assemini si stringe intorno al filippino aggredito
L'uomo era stato aggredito alla fermata del bus: alcuni teppisti lo avevano picchiato pensando fosse un cinese portatore di Coronavirus
ASSEMINI. Assemini si stringe attorno al cameriere filippino di 31 anni, Demetrio Elida, aggredito alla fermata del bus dopo essere stato scambiato per un cittadino cinese e accusato di aver portato il coronavirus. Un fatto che la sindaca del centro della Città Metropolitana di Cagliari, Sabrina Licheri, definisce «gravissimo e di inaudita violenza».
Mercoledì 12 febbraio, a partire dalle 18, ci sarà un presidio davanti al Palazzo comunale, poi un corteo per raggiungere la via Carmine. «Mostriamo l'Assemini che siamo #Noviolenza» è l'invito della prima cittadina che su Facebook ha scritto: «Vogliamo scendere in strada per manifestare la nostra solidarietà a Deniz e per ribadire con forza il nostro NO ad ogni forma di violenza, NO al razzismo e chiediamo ad ogni asseminese che si sente offeso da quest'azione spregevole e sente il bisogno di mostrare la sua distanza, di manifestare con noi. Dimostriamo quanto siamo diversi».
Nel frattempo al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere dell'autobus e della zona dove è avvenuta la spregevole aggressione all'indifeso filippino.