La Nuova Sardegna

Cagliari

Sanità digitale in Sardegna, 9 farmacie sperimentano l'uso del fascicolo elettronico

Sanità digitale in Sardegna, 9 farmacie sperimentano l'uso del fascicolo elettronico

Si comincia con il sud Sardegna, si andrà avanti per tre mesi. Tra gli obbiettivi evitare le code per ritirare i referti medici

18 febbraio 2020
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CAGLIARI. Nove farmacie del sud Sardegna partecipano alla sperimentazione del fascicolo elettronico. La sperimentazione durerà tre mesi nella Farmacia D’Atri e Farmacia Mameli-Roux (a Dolianova), Farmacia Altea (a San Basilio), Farmacia Sundas (a Santadi), Farmacia Eredi Orrù e Farmacia Congiu (a Cagliari), Farmacia D’Atri (a Carloforte), Farmacia Congiu e Farmacia Carta (a Quartu Sant’Elena), e il servizio sarà poi progressivamente esteso alle circa 600 farmacie del territorio. Positivi i risultati dei primi quindici giorni che hanno fatto registrare oltre 500 attivazioni.

In Sardegna il fascicolo è attivo dal 2015 ma a oggi sono appena 74mila le persone che lo hanno attivato. “Un risultato insoddisfacente – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu – che ci spinge ad attuare una semplificazione per abbattere le barriere e far accedere ai vantaggi della sanità digitale anche chi ha poca o nessuna confidenza con gli strumenti informatici. In questi anni, paradossalmente, chi più di tutti avrebbe potuto beneficiarne, come le persone anziane, a oggi è rimasto escluso. Con il nuovo servizio non sarà più necessario essere in possesso di una propria identità digitale tramite tessera sanitaria o Spid, sistema pubblico di identità digitale, per attivare il proprio fascicolo, perché i farmacisti saranno direttamente abilitati a svolgere questa operazione”.

Il fascicolo elettronico è uno strumento informatico - si spiega nella nota della Regione - che consente al cittadino di tracciare e consultare la propria storia sanitaria per poterla poi condividere con i professionisti che lo hanno in cura. Dal momento dell’attivazione il fascicolo inizierà a collezionare per conto del paziente i documenti (come prescrizioni, certificati medici, referti dei laboratori, schede di dimissione ospedaliera, verbali di pronto soccorso e referti della donazione sangue) provenienti dai medici e dalle strutture pubbliche di tutta la Sardegna e, nel caso di ricoveri fuori dall’Isola, anche il materiale prodotto nelle altre 17 regioni italiane in cui è attivo il servizio. La sicurezza e la riservatezza sono massime ed è l’utente a decidere chi può conoscere le proprie informazioni e dove.

"I vantaggi per i cittadini sono enormi - conclude l'assessore -, come ad esempio evitare di andare a ritirare i referti nelle strutture affrontando lunghe code perché questi arriveranno direttamente nel fascicolo sanitario e in formato digitale sulla scrivania dell’ambulatorio del proprio medico, se autorizzato dal paziente”.

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