La Nuova Sardegna

Cagliari

Vanno a caccia in un giorno vietato, denunciati zio e nipote

Vanno a caccia in un giorno vietato, denunciati zio e nipote

Avevano appena ucciso un cinghiale nelle campagne di Arbus

08 ottobre 2020
1 MINUTI DI LETTURA





ARBUS. Zio e nipote cacciatori di frodo finiscono nella rete dei carabinieri di Arbus e denunciati in stato di libertà. Sono un 53enne, che era stato colto con le mani sul cinghiale cacciato clandestinamente, e suo nipote 22enne, entrambi di Gonnosfanadiga. Quest’ultimo era rimasto finora sconosciuto, ma le indagini dei militari hanno poi portato adesso a lui.

Alcuni residenti in seconde case a ridosso della fascia costiera fra Torre dei Corsari e Pistis, avevano segnalato nella sera del 27 agosto scorso alla centrale operativa della Compagnia carabinieri di Villacidro, l’esplosione a breve distanza di numerosi colpi di arma da fuoco, presumibilmente fucili. I militari del posto fisso di Torre dei Corsari, unitamente ai colleghi dell'aliquota Radiomobile giunti prontamente sul posto, grazie alle testimonianze di alcune persone, riuscivano a fermare e a identificare il 53enne e a trovare un cinghiale abbattuto nei pressi di un cespuglio di macchia mediterranea, a circa 15 metri da alcune seconde case regolarmente abitate perché in piena stagione estiva.

Le successive indagini svolte hanno consentito di identificare anche il compagno di battuta di frodo, appunto il nipote 22enne, che scappando a piedi aveva lasciato sul posto la propria autovettura. I due rischiano l'arresto da tre mesi ad un'anno e una severa ammenda. Gli stessi saranno segnalati all'autorità amministrativa per la revoca del porto d'armi.(l.on)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative