La Nuova Sardegna

Cagliari

Decreto Sardegna, no del Comune di Portoscuso alla mega gasiera

Decreto Sardegna, no del Comune di Portoscuso alla mega gasiera

La nave sarebbe troppo grande per i fondali e creerebbe un impatto ambientale eccessivo a ridosso del paese

23 marzo 2022
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il progetto della mega nave gasiera per stoccare il Gnl a Portovesme, nella zona industriale del Sulcis, continua a non piacere al Comune di Portoscuso che avanza nuovi dubbi sulla proposta contenuta nel decreto Sardegna sull'energia appena controfirmato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e che ora passa al vaglio del premier Mario Draghi. Un'idea che ha già fatto storcere il naso anche agli ambientalisti, ma che resta contenuta nel provvedimento: «una FSRU (Floating Storage and Regasification Units, ndr) nel porto di Portovesme con capacità netta di stoccaggio adeguata a servire il segmento Sud industriale e termoelettrico, nonché il bacino di consumo della città metropolitana di Cagliari».

«Le condizioni tecniche del porto di Portovesme, come abbiamo già specificato nelle osservazioni sulla valutazione di impatto ambientale presentate al ministero della transizione ecologica, non consentono di posizionare la nave gasiera dentro lo scalo sia per quanto riguarda il dragaggio accanto alla banchina e dell'imboccatura e per l'impatto cumulativo ambientale visto che si tratta di una nuova installazione industriale, oltretutto vicino alle abitazioni - spiega il primo cittadino di Portoscuso Giorgio Alimonda - Questa soluzione creerà una serie di problemi perché di fatto impedirà per anni lo sviluppo del più grande porto passeggeri e merci del Sulcis. Ma attenzione - spiega - non siamo contro il gas ma contro questa soluzione anche sacrifica un paese intero e non è neppure funzionale al polo industriale o alla Sardegna. Si sarebbe potuto prevedere un deposito costiero o uno in mare a 20 chilometri dalla costa come è stato pensato per altre realtà territoriali. Inoltre - incalza - bisognerebbe ponderare bene la questione del prezzo del gas, oggi molto alto. Forse sarebbe da rispolverare il progetto Galsi che ritorna di attualità e potrebbe rappresentare una valida alternativa allo stoccaggio del Gnl in porto su una mega gasiera». (Ansa).

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative