Detenuti piantonati in ospedale e super lavoro per gli agenti penitenziari di Uta: la denuncia del sindacato
Michele Cireddu: «La situazione è precipitata inesorabilmente, gli agenti sono costantemente trattenuti in servizio anche per 12 ore consecutive, non riescono nemmeno a consumare il pasto»
Uta Cinque detenuti reclusi nel carcere di Uta sono attualmente piantonati in ospedali di Cagliari e il personale di polizia penitenziaria sarebbe costretto a svolgere orari oltre ogni limite di legalità, con la situazione che sta sprofondando irreversibilmente. La denuncia arriva dal segretario generale della Sardegna della UIL PA Polizia penitenziaria, Michele Cireddu, che invoca l’intervento del prefetto di Cagliari perché si faccia carico dell’emergenza «dato che è a rischio la sicurezza pubblica». «Il personale - sostiene Cireddu - non é sufficiente per garantire neppure i controlli all’interno, figuriamoci quelli esterni come i piantonamenti in ospedale. La situazione è precipitata inesorabilmente, gli agenti sono costantemente trattenuti in servizio anche per 12 ore consecutive, non riescono nemmeno a consumare il pasto ed è impensabile mantenere la lucidità per troppe ore».
«Avevamo denunciato una gestione a nostro avviso irrazionale e lesiva delle pari opportunità - prosegue il segretario regionale di Uil Polizia penitenziaria -, perché siamo fermamente convinti che la mole di lavoro doveva e deve essere divisa in maniera più equa, ma tutto é stato vano. Nessun intervento del Provveditore, tanto meno da parte del Dipartimento. Ed ora la situazione all’interno dell'Istituto di Uta é arrivata a un livello insostenibile».
La Uil Polizia Penitenziaria Sardegna sarà in prima fila il prossimo 12 ottobre a Roma per la manifestazione nazionale del Corpo contro «lo sfascio generale che da anni investe il sistema carcerario italiano», conclude Michele Cireddu.(l.on)