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Questura

Cagliari, è arrivato il nuovo questore Rosanna Lavezzaro


	Rosanna Lavezzaro (foto Mario Rosas)
Rosanna Lavezzaro (foto Mario Rosas)

Torinese di 58 anni sostituisce Paolo Rossi, livornese andato in pensione il 31 gennaio

02 febbraio 2024
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Cagliari Una questura sempre più in rosa quella del capoluogo sardo. Per la prima volta in Sardegna, a capo del presidio cittadino e provinciale della polizia di Stato, c’è una donna. E’ in carica da ieri 1 febbraio il nuovo questore Rosanna Lavezzaro, torinese di 58 anni, che sostituisce Paolo Rossi, livornese, andato in pensione il 31 gennaio dopo tre anni e mezzo di servizio a Cagliari.

La dottoressa Lavezzaro è andata pertanto a incrementare la rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali della questura, dove già altre funzionarie dirigono sezioni di primo livello come il vicario Angela Cannavale, il capo di Gabinetto Bibiana Pala, i vice questori Maria Bonaria Angius (portavoce e vice capo di Gabinetto) e Veronica Madau (vice capo della Mobile), ma anche dirigenti di sezioni specialistiche autonome della polizia di Stato come Barbara Vacca (primo dirigente della polizia scientifica) e Catia Paganelli (comandante provinciale della Polstrada).

Rosanna Lavezzaro proviene dalla direzione centrale per gli Affari generali e politiche del personale della polizia di Stato, dove è stata per soli tre mesi prima di essere destinata a Cagliari. Fino a novembre era a capo della questura di Rimini, e prima ancora con lo stesso incarico a Novara e poi Vercelli. Nella sua carriera ha ricoperto da funzionaria ruoli operativi alla Digos di Torino (dove ha vissuto professionalmente i periodo caldi della rivolta dei no Tav) e ha operato anche da dirigente dell’ufficio immigrazione e da capo di Gabinetto della questura. Ora si apre per lei la nuova parentesi a Cagliari, con lo stimolante compito di sostituire il neopensionato Paolo Rossi, il questore di Cagliari più stimato a memoria d’uomo e il più amato dai suoi “colleghi poliziotti”, come ha sempre definito tutto il personale della questura, dall’agente semplice ai funzionari.

«So quello che il dottor Rossi ha fatto a Cagliari e come era considerato – ha precisato il nuovo questore (non le piace la definizione “questora”) -, cercherò di seguire il suo tracciato. Era ben voluto in città e in particolare in questura fra il personale, cercherò di non farlo rimpiangere più di tanto. Nel nostro incontro al passaggio di consegne, mi ha fatto un ritratto della questura in termini molto positivi e il mio primissimo approccio nel nuovo incarico non ha fatto altro che confermarlo».

Il suo primo verbo alla guida del presidio di via Amat sarà quello di star a sentire gli altri prima di prendere una decisione. «Mi piace ascoltare perché significa rendermi conto di persona di quali siano le reali necessità e aspettative della comunità in cui mi trovo a operare – ha spiegato il questore -. Per me la destinazione Cagliari è stata una importante promozione e sono grata al capo della polizia e al ministro dell’Interno che mi hanno mandato qui».

Conosceva già Cagliari e la Sardegna in genere? «Assolutamente si – risponde la dottoressa Lavezzaro -, ho solcato il suo mare dal nord al sud in barca a vela con mio marito, mia figlia che adesso ha 28 anni e fa l’avvocato e mio figlio, ingegnere sulle orme del padre. La piccola imbarcazione è rimasta ormeggiata per molto tempo, pronta a prendere il mare, in un attracco da diporto della costa cagliaritana, ma anche a La Maddalena e a Villasimius. Diciamo che sotto l’aspetto turistico conosco benissimo la Sardegna. Sono molto contenta di poterla conoscere bene anche nelle altre su dinamiche, a partire da quelle culturali e sociali. Darò il massimo di me stessa, umanamente e professionalmente, per non sfigurare».

Sulla situazione ordine pubblico il suo predecessore le ha fatto un quadro rassicurante. «So che attualmente c’è il problema della così detta malamovida nel quartiere turistico della Marina – precisa il questore “azzurro” -, ma è una cosa comune a tante altre città italiane. Vengo dalla questura di Rimini dove i residenti in inverno sono complessivamente circa 300mila, ma in estate diventano 1 milione, con tanti problemi connessi. Lo affronterà con serenità e disponibilità, ma anche con determinazione. Nel primo giorno di lavoro in questa sede ho trovato la manifestazione degli agricoltori con i trattori nella zona del porto, ma mi sono sembrate persone molto ragionevoli e disposte al dialogo. Non ci saranno problemi».

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