La Nuova Sardegna

Cagliari

Guardia di finanza

Fatture false per 315 milioni di euro da 19 società inesistenti: sequestro di beni per la titolare di un ingrosso a Cagliari

di Luciano Onnis
Fatture false per 315 milioni di euro da 19 società inesistenti: sequestro di beni per la titolare di un ingrosso a Cagliari

Nel corso di una verifica fiscale i militari si sarebbero trovati di fronte a una imponente frode finalizzata all’evasione delle tasse e dell’Iva

05 giugno 2024
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Cagliari Un giro milionario di fatture false è stato scoperto dalla Guardia di finanza di Cagliari in una famiglia straniera che gestisce il grande magazzino all’ingrosso di articoli vari “Casa Uno”, in viale Elmas. I finanzieri hanno sequestrato alla società, amministrata dalla 54enne Lin Xiaoying, beni per un valore di 2,5 milioni di euro, con disposizione del gip del tribunale di Cagliari su richiesta della Procura. Del sequestro fanno parte tre conti bancari, quattro autovetture e le quote societarie di cui unica intestatrice è l’amministrattrice.

L’indagine si è sviluppata partendo dalle risultanze di un’attività di verifica fiscale svolta dalle Fiamme Gialle tra il 2022 ed il 2023 da cui è emersa l’ipotesi che la società sottoposta ad ispezione fiscale fosse organica a un’imponente “frode carosello” e avesse utilizzato sistematicamente fatture per operazioni oggettivamente inesistenti che le avrebbero consentito di abbattere la base imponibile da sottoporre a tassazione per oltre 3,7 milioni di euro e di non versare l’IVA per oltre 815mila euro. Il meccanismo, secondo l’ipotesi formulata, era il seguente: si predisponeva ed utilizzava un “format” di documento fiscale unico per tutti i fornitori “fittizi” e questo documento fiscale veniva intestato ad una azienda «non effettivamente esistente». Gli articoli in vendita venivano descritti in maniera assolutamente generica, senza alcuna specifica del codice prodotto e della tipologia. Non c’era poi alcuna indicazione in fattura dell’esistenza di un collegato documento di trasporto (che nella maggioranza dei casi non avveniva) e l’importo sarebbe stato quietanzato con «pagamento in contanti» non tracciabile.

Questo meccanismo – secondo le indagini delle Fiamme gialle - sarebbe stato attuato decine e decine di volte negli anni dal 2016 al 2021. In alcuni casi sarebbero state anche contabilizzate fatture per centinaia di migliaia di euro emesse da aziende cessate antecedentemente alla data di emissione della fattura medesima. Le complesse investigazioni, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme gialle di Cagliari - hanno portato a ricostruire quel che si ritiene essere un vorticoso "giro” di fatturazioni false pari ad oltre 315 milioni di euro, emesse da diciannove società fittizie con sedi in molte regioni italiane, rappresentate da prestanomi di origine cinese, caratterizzate dal mancato assolvimento degli obblighi contabili, dichiarativi e di versamenti.

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