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Immigrazione

Oltre 200 migranti sbarcati nell’isola: arrestati due scafisti algerini

Oltre 200 migranti sbarcati nell’isola: arrestati due scafisti algerini

C’è anche il fermo di un’altra persona per la violazione del divieto di reingresso sul territorio nazionale emesso dal questore

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Teulada Oltre duecento migranti sbarcati a piccoli gruppi i giorni scorsi sulle coste sud occidentali dell’Isola, sulla rotta dall’Algeria. La polizia ha arrestato due giovani scafisti algerini di 23 e 20 anni per favoreggiamento di immigrazione clandestina.

I due arrestati sono stati portati in carcere a Uta. Fermati anche, ma non arrestati,  altri tre migranti  per presenza irregolare nel territorio nazionale. Inizialmente sono stati portati al Cpa di Monastir e sono state avviate, oltre allo screening sanitario a cura dei medici dell’Assl di Cagliari, le consuete procedure di identificazione e conseguente adozione dei provvedimenti amministrativi nei loro confronti, da parte del personale dell’Ufficio Immigrazione della questura e della polizia scientifica.

C’è anche il fermo di un altro migrante per la violazione del divieto di reingresso sul territorio nazionale emesso dal questore. Le indagini degli agenti che hanno portato all’arresto dei due scafisti, sono state avviate a seguito di uno degli sbarchi del 2 giugno, in particolare di una piccola imbarcazione con all’interno dieci migranti, hanno permesso di ricostruire, anche grazie all’ausilio degli operatori Frontex, il viaggio e le responsabilità dei tre presunti scafisti che avevano condotto il natante fino alle spiagge di Teulada.

Secondo quanto ricostruito grazie alle dichiarazioni ed ai video acquisiti dai sopravvissuti, i tre fermati avrebbero dovuto condurre due imbarcazioni, con 20 migranti, durante la traversata, da Annaba al Sulcis, per poi abbandonare uno dei due mezzi rimasto in panne per un guasto al motore con a bordo dieci migranti lasciati alla deriva a circa 70 miglia dalla costa dalle coste algerine. In quei drammatici momenti, due presunti favoreggiatori abbandonavano il natante in avaria e dopo aver minacciato gli altri passeggeri con un coltello salivano a bordo del barchino funzionante lasciando gli altri in balia del mare. I tre uomini, stante i gravi indizi di colpevolezza ed il pericolo di fuga, sono stati condotti presso la casa circondariale di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato il provvedimento applicando la misura cautelare della detenzione in carcere. (l.on)

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