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L’analisi

Porto Giunco, paradiso da proteggere: come sta la perla di Villasimius a rischio scomparsa tra 100 anni

di Serena Lullia
Porto Giunco, paradiso da proteggere: come sta la perla di Villasimius a rischio scomparsa tra 100 anni

L’ Amp di Capo Carbonara-Villasimius ragiona su interventi di tutela, monitoraggi e numero chiuso

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Villasimius Bella da togliere il fiato con quella lingua di sabbia d’argento e il mare che si confonde con il cielo. Porto Giunco è una delle spiagge iconiche di Villasimius, all’interno dell’area marina protetta di Capo Carbonara. L’Agenzia europea dell’Ambiente l’ha inserita tra i paradisi d’Europa che rischiano di perdere preziosi metri di costa nei prossimi cento anni.

La direttrice dell’Amp, Valeria Masala fa il punto sul suo stato di salute. «A oggi non ci sono studi scientifici chiusi e allo stato attuale Porto Giunco non presenta effetti cosi evidenti dei cambiamenti climatici in corso ma ci aspettiamo delle mutazioni da questo punto di vista  – spiega -. C’è comunque la volontà da parte dell’Amp, del Comune, della Regione e di tutti gli enti interessati di collaborare per fare un piano di monitoraggio che dia la misura di quello che è l’avanzamento della linea di costa. Ci sono diversi progetti in piedi con il ministero e con l’Ispra ma ancora non chiusi, con risultati definitivi».

Come sta oggi Porto Giunco?

«Ci sono delle prime evidenze di erosione anche a Porto Giunco, come a Punta Molentis e Porto Sa Ruxi per cui c’è un livello di attenzione diverso, ma non siamo ancora in una fase di allerta. Ovviamente è interesse dell’Amp monitorare tutte le spiagge».

Per essere maggiormente protetta potrebbe diventare a numero chiuso?

A differenza di Punta Molentis e Porto Sa Ruxi in cui è stato già introdotto il numero chiuso, attualmente, quindi stagione 2025, non è prevista una misura simile per Porto Giunco. Ma è pur vero che, anche in virtù del grande incendio della scorsa estate a Punta Molentis, si pone il problema di una gestione in tempi rapidi dei flussi di bagnanti e delle eventuali operazioni di spegnimento del fuoco che ci porta a fare dei ragionamenti per il futuro. A oggi c’è una sorta di numero chiuso non ufficiale a Porto Giunco. Una volta che l’area parcheggio con 700 auto è satura, non possono entrare altre macchine. Ma ripeto, per la stagione 2026 sono in corso delle valutazioni». 

Nello specifico sono stati già realizzati interventi di tutela su Porto Giunco?

«Nel tratto verso la torre abbiamo realizzato degli interventi di protezione della duna che cominciano a dare i primi frutti». 

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