La Nuova Sardegna

Nuoro

Il tutor contestato ha già multato i turisti

di Valeria Gianoglio
Il tutor contestato ha già multato i turisti

San Teodoro, la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sull’autovelox ancora privo di autorizzazione

12 ottobre 2012
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NUORO. Arrivano le prime multe – sinora sono quattro e tutte, in modo singolare, sono arrivate a turisti residenti nella Penisola – ma il tanto discusso “tutor”, il sistema per rilevare la velocità media sulla Nuoro-Siniscola non ha ancora l’autorizzazione finale. E, almeno ufficialmente e persino nel corso di un vertice in prefettura lo scorso 24 agosto, il Comune di San Teodoro aveva sempre assicurato di non averlo mai fatto entrare in funzione e di utilizzarlo solo come strumento di monitoraggio della velocità.

L’inchiesta. Il “bubbone”, appena scoppiato a Nuoro in Procura con l’apertura di un’inchiesta, è venuto alla luce in queste ore grazie a una mail. La scrive al giornale un geometra di Como, Dario Cadioli: «Da molti anni frequento la Sardegna perché ho casa a San Giovanni di Posada. Ieri – spiega – mi hanno notificato due multe per infrazioni commesse il 20 agosto 2012, alle 5.55 in direzione Olbia e poi alle 6.44 in direzione Nuoro. Le infrazioni sono state elevate dal sistema “tutor” installato sulla 131 dcn in prossimità del territorio di San Teodoro: i limiti di velocità riscontrati sono rispettivamente di 103 km/h e di 93 km/h. Mi sono costati in totale 336 euro di multe e tre punti in meno nella patente. Ma non era forse vero che il tutor in data 20 agosto forse non doveva ancora essere in funzione perché mancante dei cartelli regolari e mancante anche del nullaosta rilasciato dal prefetto e dalla polizia stradale?».

I nulla osta mancanti. E nei palazzi istituzionali, prefettura compresa, capiscono subito che i conti non solo non tornano, ma odorano parecchio di bruciato. E per un motivo molto semplice: tuttora, come segnala il geometra comasco, al tutor in questione manca l’autorizzazione finale della prefettura, oltre al necessario raccordo con la polizia stradale. E tanto più questi due sostanziali lasciapassare mancavano il 20 agosto, quando risulta essere stata accertata l’infrazione dallo stesso impianto. Ma non è l’unica stranezza in questa vicenda che adesso, dopo tante polemiche a furor di popolo, è approdata anche sulle scrivanie della Procura di Nuoro che ha aperto un’inchiesta e ha chiesto che le vengano consegnati al più presto tutti gli atti relativi al sistema di rilevazione della velocità media.

Le multe ai turisti. Ci sono tanti aspetti da chiarire, infatti, in questa vicenda che sin dall’inizio – il sistema di rilevamento era stato sistemato sulla 131 dcn lo scorso 4 agosto, vicino a San Teodoro – aveva fatto mobilitare tantissimi automobilisti, parlamentari, comitati spontanei di cittadini. La prima stranezza riguarda il fatto che le prime quattro multe segnalate sono arrivate a persone che risiedono fuori dalla Sardegna. Finora nessun sardo ha denunciato di essere stato multato dal tutor. È solo un caso oppure no? Se lo sta chiedendo in queste ore anche la Procura.

La seconda stranezza riguarda gli annunci, i comunicati, le prese di posizione da parte del Comune di San Teodoro anche nel corso di vertici in prefettura: in tutte queste occasioni, l’amministrazione aveva spiegato che il tutor non era ancora entrato in funzione, e che si stava utilizzando soltanto come mezzo per monitorare il traffico. In attesa che arrivassero le ultime autorizzazioni. Quella finale, del prefetto Pietro Lisi, era attesa proprio per questi giorni.

La segnaletica. Gli stessi concetti il Comune li aveva ribaditi anche il 24 agosto nel corso di un incontro in prefettura. E in quella data gli era stato anche fatto notare che il sistema, in quel momento, difettava parecchio sul fronte cartellonistica: non era segnalato come avrebbe dovuto. Il Comune, infatti, successivamente avrebbe adeguato la segnaletica. Ma in queste ore si scopre che ben prima di farlo aveva già emesso le prime multe. Sono quattro quelle finora segnalate da altrettanti turisti arrabbiati. Al geometra comasco Dario Cadioli potrebbero costare 336 euro e tre punti in meno nella patente. «I limiti di velocità devono essere rispettati – dice il turista – ma bisogna segnalarli bene e non con questo metodo. Quello che mi è accaduto davvero non è giusto».

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