La Nuova Sardegna

Nuoro

Sì al rilancio della fiera degli ovini

di Tito Giuseppe Tola
Sì al rilancio della fiera degli ovini

Ferranti (Apa Nuoro): «La sede resterà a Macomer e dovrà diventare un appuntamento fisso annuale»

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MACOMER. L’Apa di Nuoro rilancia la fiera di Macomer come vetrina degli ovini della razza sarda, ma punta anche alla fiera multispecie. La sede della mostra zootecnica resta comunque a Macomer. Lo ha detto il presidente dell’associazione, Stefano Ferranti, fugando le preoccupazioni su un progressivo abbandono delle rassegne.

«Sul fronte delle fiere – ha detto – Macomer ha una storia, ha impianti importanti, dispone di una logistica che altrove non c’è ed è favorita dalla centralità, che non è cosa da poco per le aziende zootecniche che partecipano. Arrivare facilmente e ripartire in giornata significa risparmiare sui costi e in tempi difficili non è poco». Per un rilancio della fiera si pensa già all’edizione dell’anno prossimo. Il presidente dell’Apa ritiene che le manifestazioni zootecniche siano importanti perché sono un momento di verifica e di confronto fra le aziende sul lavoro svolto nella selezione, che soprattutto negli ovini di razza sarda si sta rivelando fondamentale per il raggiungimento di livelli di qualità e di produzione, ma anche perché consente di combattere le malattie, a partire dalla scrapie (pecora pazza), puntando sull’immunità dei capi. «Le fiere – spiega Ferranti – sono manifestazioni fondamentalmente tecniche. Ritengo però che debbano avere anche un altro tipo di importanza. Va bene il concorso con la giuria tecnica che valuta i capi, ma serve anche la vetrina. Ciò significa aprire ad altre specie come si è fatto quest’anno. È vero che c’erano sette espositori di ovini, ma è anche vero che ce n’erano 13 di bovini più le capre. Andare in mostra e mettersi in discussione non è facile. Per i cavalli è diverso, ma per gli allevatori di ovini serve la presenza in azienda e contemporaneamente in fiera. Questo comporta costi che con i tempi che corrono non è facile sostenere». In provincia di Nuoro le aziende di allevamento ovino iscritte ai libri genealogici nel 2013 erano 325 con 80.324 capi iscritti di cui 67.005 sono stati sottoposti a tutti i controlli previsti. Le aziende di allevamento ovino sono complessivamente 4.046 con 808.853 capi. Per la fiera di quest’anno la Regione non ha concesso contributi. È dal 2005 che non sborsa un centesimo. «Il comune di Macomer – dice Ferranti – è stato invece attento e sensibile al problema. Si pone però un’esigenza. È fondamentale che la fiera diventi un appuntamento fisso annuale. Se salta un anno si rischia di perdere il giro. Andare in mostra è importante per le aziende. Al di là del lavoro di toelettatura, che comunque è un impegno, si inizia a lavorare parecchi mesi prima, se non per un anno pieno. Le aziende sono prese dalla quotidianità e a volte salta questo tipo di impegno in prospettiva di una fiera».

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